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→  agosto 25, 2012


C’è il vorticoso agitarsi dei leader politici, la smania di spostarsi da una capitale all’altra, la frenesia di incontrarsi a due, a tre, a tutti, l’ansia di avanzare proposte: per mostrare con evidenza catodica ai loro elettori (e magari per costatare con compiacimento essi stessi) che stanno nel fuoco dei problemi, e che li stanno gestendo. Ma c’è anche un sentimento degli elettori, che si sta diffondendo, una richiesta di assicurare stabilità ai valori costitutivi della nazione, una volontà di rappropriarsi del potere che le costituzioni democratiche attribuiscono al popolo. Si riscopre l’importanza dei principi costituzionali per una società libera.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  agosto 21, 2012


Al direttore.

Con la privatizzazione dell’Ilva, si è dimostrato che è possibile fare acciaio a Taranto e non perdere soldi. Quanto invece a inquinamento, manca la dimostrazione: l’Ilva inquinava quando era pubblica e perdeva, inquina ora che è privata e guadagna. Prima domanda: è possibile fare acciaio a Taranto guadagnando e rispettando i nostri limiti di inquinamento? In caso affermativo, seconda domanda: quanto costa trasformare gli impianti in modo da guadagnare senza inquinare? Devo essermi perso, ma nelle centinaia di pagine di giornale dedicate all’argomento, queste risposte non le ho trovate. E’ forse per questo che le pagine sono tante?


Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  agosto 7, 2012


Una parte dello spread, si dice, è dovuta al timore che l’Italia sia costretta a uscire dall’euro, una parte (200 punti base, secondo Ignazio Visco) dipende dai fondamentali del nostro Paese. Ma siamo ben coscienti che i 200 punti “nostri” stanno, per così dire, sotto; se non ci fossero, al di sopra non ci sarebbero neanche i punti “dell’euro”. I numeri sono quel che sono, la differenza sta nei tempi: i tempi lunghi per risolvere i nostri problemi, e i tempi necessariamente limitati degli interventi straordinari della BCE sui titoli del debito pubblico. «The market can be wrong longer than you are liquid» («Il mercato può sbagliare più a lungo di quanto tu possa essere liquido»), l’adagio vale per gli investitori privati e per i gestori professionali, ma neppure la Bce può stampare moneta illimitatamente. Anche se non ci fosse un giudice a Karlsruhe.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  agosto 4, 2012


Con la moneta unica viene giù l’Europa ideale sognata dai padri in un delirio di moralismo, contro empirismo e liberalismo politico

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio
→  agosto 3, 2012

Intervento di Franco Debenedetti al programma Partita Doppia, della CNBC, sull’attuale crisi economica europea.


Pubblicato In: Audio/Video
→  luglio 31, 2012


Al direttore

Nella Alte Pinakothek di Monaco in una saletta è esposto un ciclo di quattro opere di Jan van Kessel ed Erasmus Quellinus, rappresentanti i quattro continenti allora conosciuti. Olio su rame, ciascuno è costituito da una grande allegoria centrale attorno a cui sono disposte 16 viste di città. Mentre Costantinopoli è nel quadro che rappresenta l’Europa, Atene è posta in quello dell’Asia. I dipinti sono della metà del ’600. Per dire della permanenza delle radici culturali.

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Pubblicato In: Giornali, Il Foglio