È più vero il mondo di Second Life di quello delle veline

novembre 26, 2008


Pubblicato In: Giornali, Vanity Fair

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da Peccati Capitali

Quando Amy ha scoperto che suo marito David se la faceva (in senso quanto mai calzante) con una fidanzata virtuale su Second Life, la prima volta l’ha perdonato, la seconda ha chiesto il divorzio. Nel nostro mondo, se lui si volta a guardare una bella figliola, lei gli tira uno sganassone; se al cinema si mostra troppo rapito, rimedia una gomitata; se scarica foto porno, finisce in una scenata.

E invece, c’é da scommettere, tra Amy e David questo non succedeva. Lei l’aveva incontrato chattando su Second Life, e l’aveva sposato. Second Life diventa per lei il mondo reale, ad essere finto é il mondo degli esseri in carne ed ossa. Anche le norme morali sono rovesciate: per noi, farsi una ragazza in un mondo virtuale, non é “desiderare la donna d’altri”, ma desiderare un prodotto della propria mente, dunque se stessi, tecnicamente autoerotismo. Per Amy, il mondo vero é quello creato dalla proiezione di sé, il David vero é quello che vive e ama come lei aldilà dello schermo del computer. Se é tradita nel mondo degli avatar, il suo dolore é reale.

In questa storia, lo schermo serve a isolare; altre volte non riesce a separare. A quanto si dice, gli amplessi consumati sull’Isola dei Famosi, spifferati da quella iena di Luxuria, non turberanno più che tanto il fidanzamento tra Belen Rodriguez e Marco Borriello: due moine, dice chi se ne intende, e tutto si riaggiusterà. Infatti, se la vita al di qua dello schermo é anch’essa spettacolo, quella che c’é dall’altra parte ne é la prosecuzione, in un gioco in cui attori e spettatori si scambiano le parti. Paradossalmente, finisce di essere più vero il mondo virtuale di Amy, che il mondo spettacolo della velina e del calciatore.

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