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→  aprile 8, 2015


di Franco Debenedetti e Nicola Rossi

Promuovere oggi in Italia un nuovo capitalismo di stato è paradossale. Come se un bulimico vedesse nei farmaci dimagranti l’origine dei suoi mali.

Se l’Italia avesse un’Alta Commissione Piani e Programmi, il suo presidente lamenterebbe sulle pagine dei principali quotidiani nazionali il “tradimento del capitale” e ricorderebbe che “ormai da un lustro ogni volta che viene posta sul mercato dei diritti di proprietà una grande impresa italiana nessun investitore italiano si fa avanti”. Sarebbe, anzi – come vedremo – è uno sconcerto comprensibile. L’idea che il mondo non si conformi alle prescrizioni dell’Alta Commissione Piani e Programmi deve apparire intollerabile al suo presidente.

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→  aprile 4, 2015


Caro direttore,

per ricordare, con Giuseppe De Rita, quanti «per anni hanno sostenuto che la debolezza del sistema Italia (venga) dal prevalere della piccola dimensione» ( Corriere di ieri) non è necessario avere buona memoria: lo si legge ancora oggi, ogni volta che un pezzo importante del nostro sistema industriale viene «svenduto». Ultimamente la vendita di Pirelli è stata per alcuni pretesto per teorizzare la necessità del ritorno dello Stato azionista, che, per interposta Cassa Depositi e Prestiti, surroghi quello che viene giudicato un tradimento del capitale.

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→  marzo 31, 2015


di Franco Debenedetti e Luca Enriques

Vendere ai cinesi di China National Chemical Corporation (Cncc) è la scelta “migliore per Pirelli”, afferma Marco Tronchetti Provera. Un’affermazione, la sua, che suscita due interrogativi. Che cosa si intende per “Pirelli”? Chi decide che cosa è “meglio per Pirelli”?

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→  marzo 26, 2015


Davvero la scelta di China National Chemical Corporation (Cncc) “era la migliore per la Pirelli”? Marco Tronchetti Provera, sul Corriere della Sera di martedì, non mostrava dubbi. Noi proviamo a rispondere seguendo un percorso diverso, isolando i suoi argomenti: importanti ma in qualche modo accessori.

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→  marzo 10, 2015


Caro Direttore,

“se non è zuppa è panbagnato” scrive Eugenio Scalfari (I benefici che Draghi procurerà all’Italia e a Renzi, La Repubblica 8 Marzo). La “zuppa” essendo gli eurobond, e il “panbagnato” quel 20% di bond dei singoli stati, che la BCE acquisterà senza la garanzia delle banche centrali, per un valore di 240 miliardi di euro.

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→  marzo 3, 2015


Caro Direttore,
oggi si tiene il Cdm nel quale il governo dovrebbe chiarire i contenuti del suo piano sulla banda larga, che molte perplessità ha destato, e nel merito delle voci che sono circolate, e sul metodo. Ci sono punti di contatto tra questa vicenda e quella RaiWays-EiTowers di cui il Ministro Padoan ha scelto di parlare nella sua intervista di domenica col Corriere. “Rientra nelle logiche del Governo – ha detto- verificare quali partecipate possano creare valore che serva ad abbattere il debito ed aumentare l’efficienza”. A dire il vero proprio la risposta che il mercato ha dato all’offerta su RaiWay, con l’immediato aumento dei valori delle aziende, sia quella soggetto sia quella oggetto dell’offerta, sta a dimostrare che la creazione di valore è possibile, non in astratto, ma proprio nel caso in esame. Questa risposta dovrebbe lusingarlo: nonostante fossero ben noti, sia il vincolo del 51%, sia, come dire?, le sensibilità politiche che vengono eccitate alla sola ipotesi di una trattativa tra un’azienda di Silvio Berlusconi e il Governo ( e non solo), il mercato evidentemente condivide gli obbiettivi di fondo del Governo, e crede che li raggiungerà, superando sia paletti posti in fase di quotazione di RaiWays, sia ostracismi pregiudiziali.

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