di Stefano Lorenzetto
Quando nel 1984 lasciò McKinsey, la più famosa società di strategia e di consulenza manageriale, il boss gli fece il miglior complimento che abbia mai ricevuto in vita sua. «Vedete», disse agli ospiti intervenuti alla cena di commiato, «Ettore possiede una dote davvero rimarchevole: ha lo stesso numero di figli che noi in media abbiamo di mogli». E allora ne aveva solo tre.
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