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Archivio per il Tag »Melfi«

→  agosto 31, 2010


Lo psicoromanzo Fiat.

Caro Direttore,

Si nasconde un’ambiguità di fondo nell’usurato adagio, secondo cui ciò che è bene per la Fiat (o per GM) è bene per il Paese, tant’è che la frase la si può anche girare al contrario. Che cosa viene prima? E’ il bene dell’azienda a produrre quello del Paese o viceversa? Questa ambiguità può dar ragione a Sergio Marchionne dei malintesi, anche illustri, che hanno indotto a considerare alla stessa stregua due episodi, Melfi e Pomigliano, che sono invece di natura affatto diversa.

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→  agosto 24, 2010


Da Pomigliano a Melfi: Il Governo non vuol sentir parlare di una riforma. L’opposizione pare trovare conveniente lo stallo per non perdere voti a sinistra.

La clausola si può regolare per legge, come avvenuto nei servizi pubblici, oppure grazie a un accordo interconfederale firmato anche da Fiom-Cgil.

Sono un imprenditore, il mio mestiere è correre il rischio dell’investimento, la mia responsabilità è ridurre quanto possibile le incertezze sul suo impiego effettivo; stipulo, con un sindacato che rappresenta la maggioranza dei lavoratori, un contratto che prevede misure efficaci contro l’assenteismo abusivo e definisce il quadro entro cui si esercita il diritto di sciopero: che garanzie ho che il contratto venga rispettato? Oggi, in Italia, la risposta è: nessuna.

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→  agosto 24, 2010



Intervista a Franco Debenedetti

Cosa c’è dietro il muso duro di Marchionne a Melfi

I riformisti un po’ spiazzati dalla Fiat che corre sulle relazioni industriali

Ma c’è del metodo dietro il pugno di ferro di Sergio Marchionne? Oppure il manager italo-canadese, a forza di azioni dimostrative, farà vittime soprattutto tra chi, nel sindacato, nei partiti e pure nel governo, vuol collaborare al successo di Fabbrica Italia? Domande legittime dopo che, alle 13 e trenta di ieri, è ufficialmente iniziato l’autunno caldo dell’industria italiana.

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