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→  marzo 23, 2003

il_riformista
È miope la scommessa di Chirac

Non vedo un movimento pacifista animato da un sentimento antiamericano specifico, distinto cioè dal generico anticapitalismo no global: in questo sono d’accordo con Gianni Cuperlo. Era evidente che il gioco dei rinvii orchestrato dalla Francia all’ONU di fatto levava ogni forza di dissuasione alle truppe angloamericane dispiegate in Medio Oriente, lasciando solo l’alternativa tra essere umiliati o attaccare, e che quindi, pur senza ONU, un europeo non avrebbe avuto alternativa allo schierarsi dalla parte degli USA; è del pari evidente oggi che l’alternativa è solo tra una rapida vittoria con le attuali regole di ingaggio, o una sanguinosa escalation.

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→  ottobre 17, 2001


La guerra obbliga la sinistra a una scelta

La guerra obbliga la sinistra a una scelta. Una scelta esistenziale, nel senso che da essa dipende la sua sorte per molti anni a venire. Una scelta non eludibile, anche il rifiuto di compierla in modo esplicito sarebbe già una scelta.

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→  settembre 23, 2001


La sinistra è parte integrante della storia dell’Occidente e l’Occidente è il destino in cui la sinistra ha le proprie radici

Ho letto che un esponente nazionale dei DS, candidato alla segreteria, Giovanni Berlinguer, ha trovato “di una impressionante simmetria” l’invocazione ad Allah del talebano mullah Omar con la formula “God bless America” con cui il Presidente George W. Bush chiude i suoi discorsi. Non sono d’accordo. Considero affermazioni come questa un grave errore.

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→  settembre 13, 2001


Che cosa fare dopo l’11 Settembre?

Che cosa possiamo fare noi?
Se è vero che l’11 Settembre è cambiato il mondo, che le conseguenze toccheranno la vita di tutti noi, allora il problema di che cosa fare non è solo di chi ha il potere politico ed economico, è quello di proteggerci non solo degli apparati di sicurezza, ma riguarda anche ciascuno di noi, individualmente.

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