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→  novembre 30, 1995


Dopo Tangentopoli, affittopoli, invalidopoli, e poi concorsi univer­sitari, e militari quanto basta per un paio di reggi­menti. Aumenta il numero delle persone coinvol­te, fino a com­prendere conoscenti, amici: chi, in cuor suo, può dir­si completamente innocente? Chi può pensare di processare 10 mi­la invalidi o 5 mila militari? E allora c’è sempre qualche nobile spirito che invita alla flagellazione: non c’è nulla da fare, siamo un paese di ladri e di corrotti, geneticamente diversi dagli altri popoli, usi a sotterfugi e furberie. A parte il fatto che, se così fosse dav­vero, neppure la flagellazione ci ri­scatterebbe, né qualche tonante artico­lo ci farebbe cambiare abitudini, è poi vero che siamo diversi? Non si vogliono certo né negare né assolvere certi comportamenti: ma le autocondan­ne generiche servono a poco.

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