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Archivio per il Tag »sanzioni«

→  dicembre 23, 2017


Al direttore.

Davvero, come scrive Galli della Loggia (“Le regole senza più la sanzione”, Corriere della Sera 18 dicembre) – “gli italiani sono in […] larga misura ostili al mercato”? Dipende dalla definizione che si dà di mercato: che non è un mezzo per realizzare giustizia sociale, promuovere la crescita, favorire l’innovazione, né per qualsiasi altro fine. Il mercato è uno strumento per trovare i prezzi delle cose. L’opposto è lo statalismo, in cui è il governo a fissare i prezzi. Noi ne abbiamo avuto un assaggio quando lo Stato possedeva un buon 50 per cento dei mezzi di produzione: dubito che chi per spender meno cambia la sim del suo telefonino, o confronta offerte di viaggio aereo, desideri ritornare ai tempi in cui il vettore era solo Alitalia, il telefono solo Stet, e per avere un allacciamento elettrico bisognava attendere mesi. E infatti Galli della Loggia precisa: “Ostili, per come il mercato funziona qui da noi”.

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→  luglio 6, 2010



estratto da una recensione di Giorgio Basevi

Al tema generale proposto l’anno scorso per le serate sui classici –Il dio denaro— si potevano dare almeno due impostazioni: una relativa al significato etico-filosofico che i classici attribuivano al denaro, l’altra a quello più propriamente tecnico-economico.
La relazione di Debenedetti, ispirata all’attuale crisi finanziaria internazionale, solleva un tema, fra gli altri, cioè quello della regolamentazione e sorveglianza dei mercati finanziari. Debenedetti non è particolarmente favorevole a tale regolamentazione, timoroso che essa possa soffocare il funzionamento dei mercati.

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→  dicembre 8, 2004

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Alla decima «Conferenza delle parti» di Buenos Aires si apre una nuova fase del negoziato: Cina, India e Brasile vanno coinvolti subito – La scommessa del protocollo, che ha alti costi, è la competitività del modello economico

Il trattato di Kyoto per la riduzione delle emissioni di gas serra, impegna l’Italia a ridurre entro il 2008-2012 le proprie emissioni di anidride carbonica del 6,5% rispetto ai valori del 1990. Per raggiungere tale livello può ricorrere anche ai cosiddetti meccanismi di flessibilità: o comperare “diritti ad inquinare” da paesi che hanno superato gli obbiettivi di Kyoto, oppure compensare le proprie emissioni di anidride carbonica (CO2) con crediti di carbonio ottenuti realizzando o finanziando progetti a basse emissioni in Paesi in via di sviluppo. Il trattato prevede sanzioni finanziarie in caso di inadempimento.

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→  marzo 11, 2004

COMUNICATO ALLA PRESIDENZA L’11 MARZO 2004

Norme per aumentare i poteri di controllo delle minoranze azionarie e favorire la trasparenza delle operazioni societarie nelle società per azioni quotate nei mercati regolamentati.

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→  febbraio 20, 2004

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Azione di responsabilità, basta possedere l’1%. Agli obbligazionisti il diritto alla revisione

Lo scandalo Parmalat ha messo in moto una serie di iniziative legislative e regolamentari essenzialmente lungo tre assi:

  • controlli esterni: diversa suddivisione di poteri tra le varie autorità, aumento dei poteri di indagine e sanzionatori per alcune di esse;
  • controlli interni: norme più severe sulle incompatibilità, ad esempio tra la revisione e certificazione del bilancio e la consulenza; e sugli obblighi di informazione a carico degli operatori;
  • sanzioni penali: da inserire recependo la direttiva europea sugli abusi di mercato; da inasprire secondo alcuni settori sia dell’opposizione che della maggioranza per i reati esistenti nel nostro ordinamento, segnatamente per quello di falso in bilancio.

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  • →  febbraio 25, 2000


    C’è l’Europa comunitaria che, come ricorda Barbara Spinelli nel suo editoriale di domenica, si è costruita sulle proibizioni morali e politiche del fascismo e del comunismo; ma accanto ad essa c’è l’Europa come spazio di civilizzazione, con le decisive conquiste che ha consegnato al mondo, tra cui il metodo democratico e il principio del rispetto delle idee. Il fenomeno Haider è una sfida a queste conquiste, pone problemi che le sanzioni preventive decretate contro l’Austria non risolvono.

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