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→  ottobre 20, 2011


Appello finale a Berlusconi per una potente frustata all’economia

Onorevole presidente del Consiglio, la “storica frustata per lo sviluppo”, da Lei stessa annunciata a gennaio sul Corriere della Sera, è – ora più che mai – improcrastinabile. La premessa per tornare a “fare”, però, è innanzitutto la fuoriuscita dal paradigma fatalista e catastrofista che deprime gli spiriti animali di imprenditori e lavoratori e costringe la politica economica nel sonno dell’immobilismo.

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→  maggio 7, 2011


Assumere donne al Sud, ridurre la burocrazia degli appalti e portarla a zero nei distretti turistici, dare a tutti una carta d’identità elettronica, incentivare la ricerca commissionata alle università: anche se tutte le semplificazioni semplificheranno e tutti gli incentivi incentiveranno, la “fantasia positiva” (copyright di Alberto Orioli sul Sole 24 Ore di ieri) del decreto sviluppo non è l’equivalente di una politica.

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→  luglio 6, 2010


Apparentemente misteriosa, la vicenda Brancher è invece rivelatrice di cosa succede in questa fase del berlusconismo.
Misteriosa lo era stata per la subitaneità dell’entrata in scena. Ma come, defatiganti discussioni sulle nomine di authority e aziende pubbliche, mesi di interim prima di sostituire un ministro dimissionario, procedure bizantine per promuovere un viceministro: e qui invece, una mattina ci si sveglia e si apprende che c’é bisogno di un nuovo ministro?

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→  marzo 6, 2010

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Se per il Cav. il rischio fallimento è eccezionale, eccezionale deve essere l’iniziativa: elezioni anticipate

Al Direttore.
ciò che ha determinato le “incredibili figuracce” nella presentazione delle liste, è solo l’incapacità di trasformare il “popolo” in un partito? Il problema è solo quello del rapporto tra il leader e il suo “popolo”, e di come organizzare il consenso? Non sarà solo l’opposizione ad allargare il discorso dal fallimento di un’organizzazione al fallimento di una politica: ci metterà del suo anche la maggioranza quando, nel vuoto dei tre anni tra le elezioni regionali e quelle politiche, la lotta per la successione dilagherà senza pudori.

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→  febbraio 3, 2009

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Caro Direttore,

per trovare basi razionali alla discussione sui limiti da porre alle intercettazione per evitarne gli abusi, Luca Ricolfi, sulla Stampa di sabato, riconduce il problema a quello di trovare una soluzione ottimale che tuteli “le tre libertà che ci stanno a cuore, non essere spiati, venire informati, essere sicuri”. Soluzione ottimale e dunque non assoluta, tra esigenze tutte legittime.

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→  luglio 30, 2008

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L’intervista

ROMA – «Dev’essere la politica e non la magistratura a decidere quanta flessibilità sia necessaria nel mercato del lavoro». Franco Debenedetti non vuole entrare nel merito dell’emendamento sui precari delle Poste, su cui in questi giorni si è acceso lo scontro. Ma sul tema più generale della flessibilità nel mercato del lavoro, ha idee molto chiare: la flessibilità non si può ridurre al solo tema dei precari.

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