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→  aprile 29, 2002


Franco Debenedetti interviene al Forum di Kataweb: “Che fare della Rai?”

Che sia necessario procedere a una riforma complessiva del sistema televisivo è evidente: da un lato per ragioni di pluralismo; dall’altro per ragioni di sviluppo industriale del settore dei media. La situazione attuale, con il duopolio bloccato RAI – Mediaset non garantisce il pluralismo e frena lo sviluppo. Sulla diagnosi sono d’accordo in tanti: a parole.

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→  aprile 10, 2002


Tutti alla Rai sembrano occupar­si delle nomine in arrivo. Ma l’assetto del sistema e la privatizzazione di viale Mazzi­ni sono improvvisamente usciti dal magaz­zino oggetti dispersi, grazie alle dichiara­zioni rese da Gianni Letta. Intervenendo a un convegno dell’Isimm, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio prima ha trac­ciato un quadro storico del trentennale ritardo della legislazione italiana in materia di telecomunicazioni e televisione, utile a ricordare che il duopolio della tv in chiaro è figlio della miopia dei legislatori e non vi­ceversa (la nascente tv via cavo, per-esem­pio, fu bloccata dalla politica nel 1973 per difendere il monopolio Sip e Rai).

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→  marzo 15, 2002


Ebbene sì: confesso che io ho una ragione personale di essere grato a Roberto Colaninno.

Perché quando parlo di privatizzare, ENI o Enel, la RAI o la Posta, a chi mi obbietta che è inutile proporre di vendere quando non si vede nessuno che possa comperare, grazie a lui posso ribattere che, se qualcosa è davvero in vendita, ci sono in Italia tante Mantove da cui può uscire un ragionier Colaninno, che i soldi li trova, si fa avanti e sorprende tutti.

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→  febbraio 25, 2002


Questione Rai

E adesso privatizziamo la RAI. Altri esprimeranno i loro giudizi e le loro valutazioni sui nomi che i Presidenti di Senato e Camera hanno designato per il CdA RAI. Ma su una cosa credo che tutti, probabilmente a partire dagli stessi interessati, concorderanno: non è stata una vicenda esaltante.

E non si venga a dire che è il frutto anomalo di circostanze eccezionali. Al contrario: questo è il risultato , magari parossistico, di contraddizioni che sono alla radice stessa del nostro sistema delle TV. Bisogna cambiare regime, bisogna privatizzare la RAI: è molto significativo che un’indicazione in questo senso sia venuta dal presidente del Senato all’atto delle nomine.

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→  novembre 23, 2001


Un ribaltamento nella politica di privatizzazioni in Italia

C’è un progetto che gira nei palazzi della politica, un progetto temerario, perché significherebbe il totale ribaltamento della politica di privatizzazioni seguita finora dall’Italia, un progetto originato in una parte della maggioranza, ma sarebbe già stato illustrato anche ad altri Ministri. Si tratta nientemeno che di creare una rete pubblica di telefonia mobile. Un fatto che annullerebbe la credibilità internazionale che il Paese si è conquistato con la sua politica di privatizzazioni, che porrebbe l’Italia in contrasto con gli organismi comunitari, che potrebbe avere riflessi anche sul patto di stabilità.

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→  ottobre 25, 2001


Si deve procedere con le privatizzazioni di Eni ed Enel

Portare a termine le due più importanti privatizzazioni, quella di Eni e di Enel, è il compito a cui il Governo deve ora mettere mano con decisione.
Il Governo incontra difficoltà a procedere su molti dei fronti aperti: Alitalia, Finmeccanica, le Poste, la RAI, i residui poteri delle fondazioni bancarie, le resistenze dei Comuni nei servizi pubblici locali. Difficoltà che non si disconoscono, ma che sono un motivo in più per mirare all’obbiettivo grosso, portare cioè a termine due grandi operazioni.

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