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→  novembre 1, 1993


«La stangata: come i governi comprano i voti con i soldi dei consumatori». E il titolo non di un articolo di un giornale dell’opposizione estrema, ma di un documento ufficiale firmato da Peter Sutherland, segretario generale del Gatt, e diffuso alla fine di agosto.

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→  ottobre 1, 1993


“Reinventing government”: il titolo del fortunato best-seller di Osborne e La Gaebler è stato lo slogan adottato in campagna elettorale da Clinton, che ha fatto della riforma amministrativa uno dei punti chiave del suo programma. Il progetto, un rapporto di 200 pagine, è stato illustrato dal vice presidente Al Gore in una conferenza stampa il 7 settembre.
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→  settembre 17, 1993


Mancano ancora elementi per valutare il pacchetto dei provvedimenti decisi ieri per Crotone; permangono non pochi interrogativi: le non meglio identificate iniziative che l’Eni ha tirato fuori dal cappello; la conferma dello specialissimo istituto della cassa integrazione retribuita al 100%; lo specifico indirizzo dei corsi di riqualificazione. E’ forse inevitabile che situazioni del genere vengano tamponate con un insieme di provvedimenti affastellati. Ma resta il gravissimo precedente di avere tollerato che la trattativa si svolgesse perdurando una situazione di illegalità; restano le parole di chi ha giustificato e di chi ha ignorato la degenerazione della proteste in violenza.

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→  settembre 15, 1993


“Per ogni cosa c’è una stagione e un tempo per ogni scopo sotto il cielo: un tempo per la guerra e un tempo per la pace.” E’ stato l’ebreo Rabin a citare il Kohelet, a usare toni religiosi per invocare la pace, a chiedere di suggellare con la preghiera il suo discorso. Clinton ha richiamato i valori delle scritture, la Torah, il Corano e la Bibbia, per esortare a lasciarsi alle spalle i vecchi rancori e ha chiesto l’aiuto dell’onnipotente per il lavoro da compiere.

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→  settembre 7, 1993


«Lasciatemi lavorare con tranquillità a fare il sindaco» ebbe a dire Valentino Castellani alla platea di Alleanza democratica a Firenze all’inizio di luglio. Si direbbe che sia stato accontentato nella saggia richiesta: né le rampogne di esuberanti segretari di partito (come a Milano), né le esibizioni pugilistiche di aitanti consiglieri (come a Cuneo) hanno disturbato la sua concentrazione ed il suo lavoro.

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→  luglio 21, 1993


Caro Sindaco, oggi, con l’ingresso in Sala Rossa, inizia di fatto il tuo mandato. I momenti di inizio non sono solo ritualità simboliche, hanno una loro funzionalità precisa: sono i momenti in cui si confermano le intese, in cui si rinnovano le promesse; sono soprattutto i momenti di massima concentrazione delle volontà. Le accuse che già a lume di buon senso paiono infondate, l’uso ostruzionistico della procedura per riprodurre vecchi sistemi che gli elettori sapranno giudicare e ricordare, hanno già privato Torino di non pochi giorni di lavoro: con gli auguri che oggi facciamo al primo sindaco che abbiamo eletto direttamente vorremmo anche recuperare, a te e alla città, i valori di entusiasmo e di determinazione che devono accompagnare l’inizio di ogni impresa.

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