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→  novembre 5, 2004


Parlare di «regime» oggi non ha senso

Confesso che non me ne ero accorto: anch’io, insieme a metà degli italiani, sono un “resistente”, nel senso storico e nobile del termine, quello del ’43 – ’45, resistente al regime. A rivelarmelo è Furio Colombo che, sull’Unità del 31 Ottobre, ne trae spunto per un “Elogio degli Italiani”. Dato che viviamo in un regime, è il suo ragionamento, se questo, come indicano le ultime elezioni, prende a vacillare, il merito è dei “cittadini italiani che hanno resistito”. Contro il regime, la resistenza: per ora con la r minuscola, poi si vedrà.

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→  aprile 20, 2004

il_riformista
Chi non vuole il passaggio di poteri agli iracheni

La questione irachena consegna alla sinistra un compito di eccezionale rilievo. In qualche misura, ancora di più che alla maggioranza.
Chi ha la risorsa governo, ha il vincolo di operare nel campo del reale, deve far conto delle incertezze e delle contraddizioni del mondo qual è.

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→  ottobre 24, 2003

lastampa-logo
Caro Direttore,

se si guarda al quadro politico non si può che concordare con la sua sconsolata analisi: sulla riforma delle pensioni, non son tempi da normale dialettica parlamentare né da classica trattativa con le parti sociali. Tuttavia questa riforma espone maggioranza e opposizione a contraddizioni diverse ma simmetriche, che possono essere risolte solo da un atteggiamento cooperativo. E ciò per il fatto che questa è una ben strana legge: in cui il governo in carica impegna quello che gli succederà a fare la riforma, nel 2008.

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→  aprile 11, 2003


Bisogna evitare la lotta per la leadership

La conferenza programmatica dei DS tenuta a Milano la scorsa settimana è stata un notevole impegno organizzativo: ma stento a individuare un risultato che dia ragione di cotanto sforzo, almeno nel senso di modificare la situazione interna del partito. Eppure, questa volta, Piero Fassino ha affrontato di petto il problema: c’è incompatibilità, ha detto riferendosi a Sergio Cofferati, tra l’essere presidente della Fondazione Di Vittorio, copresidente di Aprile, dirigente del partito. Il correntone ha protestato, D’Alema ha ridimensionato, Cofferati ha respinto, Fassino ha ribadito. E alla fine tutto si è ridotto alla richiesta della disciplina di voto in Parlamento.

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→  luglio 5, 2002

sole24ore_logo Ogni giorno può essere quello buono per una sinistra di Governo. Poteva esserlo mercoledì, nel dibattito parlamentare sul caso Scajola. Può altrettanto esserlo oggi, quando il Governo varerà il DPEF.

Incominciamo dal caso Scajola. Se il centrosinistra avesse seguito il consiglio di D’Alema, che aveva proposto che parlasse un solo esponente dell’Ulivo alla Camera e uno al Senato, il dibattito sulle dimissioni del ministro dell’interno avrebbe un diverso svolgimento. Con vantaggio per l’opposizione ma, a ben vedere, anche per la maggioranza. Ma, si sa, alla diretta televisiva non si resiste: è così è finito che a parlare da parte dell’opposizione sono stati sei alla Camera e sette al Senato.

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→  dicembre 24, 2001


Il governo fissi i termini

«Due reti tv della Rai si possono vendere, ma non svendere», ha dichiarato il presidente del Consiglio nella conferenza stampa di fine anno.
Io avanzo una proposta al centro-sinistra: isolare questa affermazione dagli altri temi su cui si è accesa la discussione, e prenderla sul serio. Quindi impegnarsi a non usarla a fini di polemica e applicarsi invece in modo costruttivo perché diventi un progetto preciso.

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