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→  luglio 16, 1999


“Transizione e contraddizioni”

“Transizione e contraddizioni” poteva essere il titolo della lunga intervista di Franco Tatò al Sole 24 Ore di mercoledì.
Contraddizioni nella transizione da tariffe a prezzi: per Tatò è illiberale fissare i profitti di un’impresa dall’esterno, ma la vera illiberalità è l’esistenza del monopolio. E se appare contraddittorio creare il mercato d’autorità, intollerabili sono le reazioni dell’A.D. dell’azienda di Stato all’Autorità preposta dalla legge.

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→  febbraio 17, 1999


Enel, la vittoria del monopolio

Entro il 19 febbraio il governo avrà dovuto recepire la direttiva comunitaria sulla liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica: per quella data dovrà fissare i principali paletti di un processo iniziato da quando sette anni fa, precisamente nel febbraio 1992, la commissione europea avanzò la prima proposta. A quanto riferiscono i giornali, queste dovrebbero essere le decisioni sui tre punti chiave.

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→  dicembre 12, 1998


Un aspetto importante dell’anomalia italiana e’ caduto: da oggi infatti chiunque voglia svolgere attivita’ di collocamento, di mediazione tra domanda e offerta di lavoro potra’ farlo alla luce del sole, e non nella semiclandestinita’ finora consentita dalla tolleranza dei giudici.
La Corte di Giustizia del Lussemburgo, massimo organo giurisdizionale dell’Unione Europea, ha decretato che assicurare il monopolio al collocamento pubblico, in quanto inefficiente, costituisce abuso di posizione dominante: e ha condannato l’Italia per violazione della liberta’ di iniziativa garantita dal trattato di Roma.

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→  novembre 17, 1998


La settimana del monopolio: chi è solito riflettere sullo “stagno piccolo piccolo” del nostro capitalismo, (l’espressione è di Federico Rampini), e sui suoi immutabili assetti, così potrebbe ricordare gli eventi della settimana scorsa. E’ iniziata con il decreto sul settore elettrico. Si poteva creare una pluralità di imprese nella generazione e nella distribuzione, più opportunità per più imprenditori. Non è stato fatto, l’Enel cederà centrali, ma il monopolio rimarrà integro.

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→  agosto 26, 1997


Con la pubblicazione sulla “Gazzetta Ufficiale” delle procedure per la costituzione del nucleo stabile, si è aperta la fase finale della vendita di Telecom.
Il risultato è prevedibile: quote di capitale molto frazionate, divise tra istituzioni finanziarie e qualche industriale, il chip assicurativo di qualche player mondiale, sempre che la gazzarra protezionistica non lo faccia dileguare.

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→  agosto 26, 1995


«Niente nozze tra telefono e televisione». Il progetto del ministro delle Poste Giuseppe Gambino è stato presentato dai giornali come il divieto di un evento improponibile e quindi improbabile, quale la fusione fra Stet e Fininvest. Si nasconde così il fatto sostanziale, il blocco a un’eventualità auspicabile e possibile: è chiaro infatti che se non potranno fornire servizi telefonici e televisivi insieme, non nasceranno operatori-cavo, i soli che possono fare concorrenza al monopolio Stet nelle aree urbane, dove la maggior parte delle comunicazioni hanno origine e termine.

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