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Archivio per il Tag »meritocrazia«

→  giugno 25, 2008

Nell’intervento su Class CNBC, si parla di meritocrazia in Italia e del piano “innovativo e pragmatico” di Tremonti.

L’intervento del 25 giugno 2008 (prima parte)
[flv]http://www.francodebenedetti.it/http%3A/www.francodebenedetti.it/wp-content/uploads/video/wathdog_25_06_2008_parte_1.flv[/flv]

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→  maggio 15, 2008


di Roger Abravanel

La scarsa cultura del merito, come dimostra Roger Abravanel, è la causa principale dell’impoverimento del nostro paese; inoltre ha fatto dell’Italia la società più ineguale del mondo occidentale.

Meritocrazia ricostruisce la storia di un’idea rivoluzionaria e delle sue prime applicazioni, nelle più prestigiose università americane e nell’Inghilterra laburista. Illustra i valori profondi di giustizia e di eguaglianza su cui sono fondate l’ideologia e la cultura del merito.
Spaziando dalla Francia a Singapore, presenta una serie di esperienze pilota nelle aziende, nella pubblica amministrazione, nei sistemi educativi, nelle organizzazioni militari.

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→  dicembre 16, 2004

il_riformista
Il saggio di Salvati è bellissimo, però propongo un finale diverso dedicato a Romano Prodi

Per aver scritto che il premio al merito è un valore della sinistra, perché il merito è il motore dell’ascensore sociale (Corriere della Sera “Tasse, prendiamo Berlusconi sul serio o non lo batteremo”, 2 dicembre 2004) mi sono preso la reazione scandalizzata di un amico giornalista, certo non di centrosinistra, secondo cui il merito mai e poi mai è stato una categoria della sinistra. E quella di riprovazione di un altro amico giornalista, questo decisamente di sinistra, secondo cui il merito non deve essere una categoria della sinistra, anche per evitare di rincorrere l’ideologia berlusconiana.(Per la cronaca dirò che, a giudicare dai commenti, nessun mio articolo è riuscito a determinare tanti consensi per il centrosinistra).

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→  ottobre 13, 2004

corrieredellasera_logo
“La capacità di riformare nel profondo il sistema si è dispersa, é prevalsa la logica dell’emergenza” scrive Stefano Folli nel suo editoriale di domenica.

“La capacità di riformare nel profondo il sistema si è dispersa, é prevalsa la logica dell’emergenza” scrive Stefano Folli nel suo editoriale di domenica. Quindi sollecita destra e sinistra a “una riflessione sulle caratteristiche e i costi del welfare in anni di penuria economica”. Viene da chiedersi: qual è l’emergenza, i costi insostenibili del welfare o la penuria economica? Quale il rimedio, ripartire i costi della protezione sociale, o riavviare il Paese su un sentiero di crescita?

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→  agosto 22, 1995


La piena accettazione dell’economia di mercato è stato il fatto più significativo degli anni Ottanta; abbandonato il mito dell’egualitarismo (lo ha fatto anche D’Alema al congresso del Pds); si tratta ora di far rivivere un altro ideale che era stato messo in ombra negli ultimi decenni, quello della meritocrazia. La meritocrazia promuove la giustizia sociale, perché ricompensa i più abili anziché i più fortunati; incrementa l’efficienza; tratta gli individui come tali e non come rappresentanti di gruppi sociali; è la chiave per una società più morale e più illuminata: queste le tesi di Adrian Wooldridge (Meritocrazia e la società senza classi , Social Market Foundation, Londra).

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