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Archivio per il Tag »Matteo Rigamonti«

→  marzo 1, 2013


Intervista di Matteo Rigamonti

Intervista a Franco Debenedetti, che analizza il voto: «Bersani? Se l’obbiettivo è solo “smacchiare il giaguaro”, si fa la fine della “gioiosa macchina da guerra”».

«Il verdetto delle urne dimostra che se l’obbiettivo è solo “smacchiare il giaguaro”, si fa la fine della “gioiosa macchina da guerra”». Secondo Franco Debenedetti, a pesare nella disfatta del Pd è stata soprattutto la gestione un po’ “vecchio stile” del partito e delle primarie. Ma a fronte dell’affermazione decisa del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, a uscire con le ossa rotte dalle urne sono stati anche Berlusconi («c’è un limite a quello che si può ottenere con gli strumenti della comunicazione») e soprattutto Monti, che difficilmente avrà «la possibilità di rientrare nei giochi». Il premier uscente, afferma Debenedetti a tempi.it, ha commesso anche un “peccato capitale”, per dirla con il linguaggio del suo ultimo libro (Il peccato del professor Monti, edito da Marsilio Editori): inseguendo a tutti i costi la sostenibilità dei conti pubblici ha coltivato il suo «pregiudizio negativo verso la vita politica».

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→  novembre 2, 2012


Intervista di Matteo Rigamonti

Secondo Franco Debenedetti la candidatura di Albertini può riportare tra le gente l’entusiasmo degli anni del miracolo economico

«Una candidatura netta, non il risultato di un calcolo», che se porterà «entusiasmo» saprà raccogliere i voti di molta gente in Lombardia dimostrando così a tutti, destra e sinistra, la sua «vocazione maggioritaria». Spingendo oltretutto il Pd a decidere se abbandonare o meno vetuste logiche di partito. È limpido il giudizio con cui Franco Debenedetti, già senatore Pds e Ds, intellettuale della migliore sinistra riformista, ha sposato la causa di Gabriele Albertini, firmando l’appello dei 100 a sostegno dell’ex sindaco di Milano. Debenedetti, che non ne fa (solo) un «fatto personale», ha appena acquistato la cittadinanza milanese e se Albertini dovesse convincerlo, potrebbe anche decidere di votarlo.

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→  settembre 5, 2012


Intervista di Matteo Rigamonti

Se non ci fosse questo maledetto effetto contagio nei mercati finanziari dell’euro area tutti staremmo meglio. Lo spread Btp-Bund infatti, anziché viaggiare a quota 400 e rotti, se ne starebbe tranquillo intorno ai 200 punti base. Con tutti i benefici che ne deriverebbero in termini di tassi di interesse, molto più bassi su prestiti e mutui, a beneficio del portafoglio degli italiani. E non solo: anche lo stato si troverebbe con un minor costo di finanziamento del debito. Ieri la Banca d’Italia ha avvalorato questa ipotesi pubblicando uno studio (Stime recenti dei premi per il rischio sovrano di alcuni Paesi dell’area euro). IlSussidiario.net ha chiesto a Franco Debenedetti di commentare lo studio alla vigilia di uno dei più importanti appuntamenti di settembre: la riunione del direttivo della Bce che si terrà domani.

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