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→  novembre 10, 1993


La brusca flessione registrata’ ieri dai titoli Sip e Stet è un segnale di allarme che sarebbe superficiale sottovalutare. Esso è tanto più eloquente se rapportato al reale contenuto della notizia: l’ipotesi di un accordo futuro e parziale (perché limitato alla sola trasmissione dati) tra France Telecom e la tedesca Telekom, con le apertura all’americana At&t. Questa reazione certo si inserisce nel generale nervosismo dei mercati. Ma a questo tono di fondo si è sovrapposta ieri la preoccupazione che alla fine ci si trovi a privatizzare un bene (il monopolio delle telecomunicazioni) che ha perduto il suo valore.

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→  novembre 8, 1993


“Chiunque commetta un fatto che esercita turbamento sulla psiche del Presidente della Repubblica, si macchia di un grave reato”: l’afferma sul Corriere di ieri, l’autorita’ di Ernesto Gallo, ex-Presidente della Corte Costituzionale. Reato grave, pena probabilmente severa, monito solenne. Credevamo che il non avere accesso agli arcana imperii ed ai relativi benefici ci proteggesse almeno da simili pericoli: adesso invece un mare di rischi, un oceano di possibilita’ di commettere reato si apre davanti a noi.

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→  novembre 2, 1993


Invece di licenziare operai in esubero rispetto ai piani produttivi, la Volkswagen ha proposto di ridurre la settimana lavorativa a 4 giorni, riducendo in pari misura il salario: un provvedimento temporaneo, che serve anche allo scopo, non secondario per l’immagine aziendale e la politica nazionale (ci saranno elezioni nel ’94 in Bassa Sassonia), di sottolineare il carattere congiunturale della crisi. Lo schema ha destato interesse: ci si domanda se possa essere adottato in modo più generalizzato per ridurre le drammatiche conseguenze della dilagante disoccupazione europea; e se ne approfondiscono le possibili implicazioni sul piano dell’eco, nomi d’impresa, su quello sociale e su quello più generale del rilancio dell’economia.

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→  ottobre 13, 1993


Prima Guarino, adesso Savona. Non stupisce che il processo di privatizzazione continui a produrre crisi e lacerazioni: privatizzare significa far cambiare di proprietà a una parte considerevole delle attività del paese, ridisegnarne la struttura finanziaria ed economica. Difficile non concordare col min. Savona nell’esigere che ciò avvenga in un quadro di regole e di obbiettivi espliciti e trasparenti: ma c’era bisogno di arrivare alla vigilia del lancio dell’operazione Credit per accorgersene? E la sua polemica è stata verso il presidente o verso i suoi colleghi di governo, presenti e passati? Difficile non essere d’accordo con il presidente Ciampi quando promette di ispirare le sue scelte a pragmatismo: ma l’obbiettivo del suo pragmatismo è l’ottimizzazione di tempi e ricavi, la stabilità dell’esistente, o la creazione di un mercato finanziario efficiente al servizio di un sistema industriale competitivo?

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→  settembre 17, 1993


Mancano ancora elementi per valutare il pacchetto dei provvedimenti decisi ieri per Crotone; permangono non pochi interrogativi: le non meglio identificate iniziative che l’Eni ha tirato fuori dal cappello; la conferma dello specialissimo istituto della cassa integrazione retribuita al 100%; lo specifico indirizzo dei corsi di riqualificazione. E’ forse inevitabile che situazioni del genere vengano tamponate con un insieme di provvedimenti affastellati. Ma resta il gravissimo precedente di avere tollerato che la trattativa si svolgesse perdurando una situazione di illegalità; restano le parole di chi ha giustificato e di chi ha ignorato la degenerazione della proteste in violenza.

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→  settembre 15, 1993


“Per ogni cosa c’è una stagione e un tempo per ogni scopo sotto il cielo: un tempo per la guerra e un tempo per la pace.” E’ stato l’ebreo Rabin a citare il Kohelet, a usare toni religiosi per invocare la pace, a chiedere di suggellare con la preghiera il suo discorso. Clinton ha richiamato i valori delle scritture, la Torah, il Corano e la Bibbia, per esortare a lasciarsi alle spalle i vecchi rancori e ha chiesto l’aiuto dell’onnipotente per il lavoro da compiere.

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