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→  febbraio 12, 2016


Intervista di Pietro Vernizzi a Franco Debenedetti

Un’altra giornata di panico sulle Borse quella di ieri, dopo che mercoledì c’era stato un balzo superiore al 5%. Ad andare male non è solo Milano ma tutte le Borse europee, oltre che Wall Street. Male soprattutto le banche, e anche in questo caso non solo quelle italiane, ma anche Societe Generale e altre dl Vecchio continente. Ne abbiamo parlato con Franco Debenedetti, commentatore politico, imprenditore ed ex senatore.

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→  ottobre 20, 2015


Intervista di Fabrizio Coscia a Franco Debenedetti

Se fossero stati presi ad esempio, in Valsusa non ci sarebbero stati arresti.

«Il problema è capire di che cosa parliamo quando parliamo di “istigazione”. È una questione che si è presentata più volte, anche in questi giorni». Per Franco Debenedetti ingegnere, imprenditore e manager, già parlamentare – il processo a Erri De Luca, conclusosi ieri, apre una questione di principio, prima di tutto, e invita a riflettere sulla linea di confine, molto labile, tra libertà d’espressione e reato d’opinione.

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→  maggio 25, 2015


Intervista di Edoardo Petti

Un fondo pubblico e privato per accompagnare la ristrutturazione di industrie strategiche che, pur presentando uno squilibrio patrimoniale o finanziario, abbiano adeguate prospettive di mercato. È la novità più rilevante contenuta nel provvedimento redatto dal governo e resa pubblica ieri dal Sole 24 Ore.A d essere costituita sarà una società per azioni con un capitale minimo di 830 milioni e che potrebbe arrivare a 1,5 miliardi. Risorse fornite grazie alla partecipazione di Cassa depositi e prestiti, Inail, grandi gruppi bancari, fondi di investimento. E che rappresenteranno la garanzia statale della durata di 10 anni per gli investimenti nelle realtà produttive.Per capire se e in che modo il programma approntato da Palazzo Chigi possa rivelarsi utile per il rilancio del tessuto industriale Formiche.net si è rivolta a Franco Debenedetti, manager, imprenditore, ex senatore dell’Ulivo e presidente dell’Istituto Bruno Leoni.

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→  marzo 15, 2015


Intervista di Pietro Vernizzi

Secondo l’istituto di ricerche Prometeia, nel 2015 il quantitative easing produrrà un effetto benefico sul Pil italiano dello 0,6%, pari cioè alla quasi totalità delle crescita che entro fine anno è calcolata per lo 0,7%. Stando all’elaborazione del centro studi gli impieghi degli istituti di credito aumenteranno sia verso le imprese (+20 miliardi di euro) sia verso le famiglie (+13 miliardi). L’intervento della Bce abbasserà ulteriormente il rapporto euro-dollaro, stabilizzandolo a quota 1,05-1,10, e, abbassando ulteriormente i tassi d’interesse, dovrebbe indurre maggiore propensione agli investimenti. Ne abbiamo parlato con Franco Debenedetti, commentatore politico, imprenditore ed ex senatore.

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→  febbraio 12, 2015

È in corso la partita Atene-Berlino sul debito: in gioco c’è un possibile un cambiamento profondo dell’intera Ue

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→  novembre 29, 2014


Intervista di Matteo Rigamonti

«Le riforme strutturali veramente utili a rilanciare la ripresa, ma soprattutto a “costo zero” per la collettività, sono le liberalizzazioni». Ne è convinto Carlo Stagnaro, coordinatore del gruppo di lavoro dell’Istituto Bruno Leoni che ha curato l’Indice delle liberalizzazioni 2014, presentato a Roma giovedì scorso alla presenza del ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. «Ciò che emerge con chiarezza dallo studio è che l’Italia non è certo tra i primi paesi d’Europa per grado di apertura alla concorrenza», spiega Stagnaro a tempi.it, «ma quel che è più preoccupante è che ciò avviene contemporaneamente al fatto che siamo, forse, il paese che sta facendo più fatica tra tutti quelli dell’Unione Europea a uscire dalla crisi; ciò a motivo di una somma di ragioni e di ritardi, di cui la scarsa concorrenza non è che uno tra i tanti».

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