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→  agosto 13, 2002


Intervista di R. Ba.

«Gli obiettivi lega­ti alla nascita dell’euro sono sta­ti raggiunti, ma di fronte allo spettro della recessione cosa facciamo? Siamo pronti ad af­frontare una politica deflazioni­stica e ad avere più disoccupa­ti?». Franco Debenedetti, sena­tore diesse, ricorda che il proto­collo è un accordo tra governi e dunque un documento politi­co. E di fronte a queste scelte la politica deve rientrare in gioco.

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→  giugno 10, 2002


«Sergio Coffera­ti è stato un grande leader sinda­cale. Che ha perso però un’occa­sione storica e ha impresso an­che una battuta d’arresto alla linea politica della sinistra».

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→  maggio 19, 2002


Intervista di G. Sar.

«Lo dico da uomo di sinistra: scio­perare è un diritto, però occhio alle conse­guenze economiche, perché alla fine si paga il conto». Franco Debenedetti, senatore dei Ds, guarda con preoccupazione alla lunga serie di stop nei servizi pubblici.

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→  aprile 10, 2002


Tutti alla Rai sembrano occupar­si delle nomine in arrivo. Ma l’assetto del sistema e la privatizzazione di viale Mazzi­ni sono improvvisamente usciti dal magaz­zino oggetti dispersi, grazie alle dichiara­zioni rese da Gianni Letta. Intervenendo a un convegno dell’Isimm, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio prima ha trac­ciato un quadro storico del trentennale ritardo della legislazione italiana in materia di telecomunicazioni e televisione, utile a ricordare che il duopolio della tv in chiaro è figlio della miopia dei legislatori e non vi­ceversa (la nascente tv via cavo, per-esem­pio, fu bloccata dalla politica nel 1973 per difendere il monopolio Sip e Rai).

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→  marzo 24, 2002


Intervista di Giuliana Ferraino

«Un chiodo troppo piccolo a cui appendere una manifestazione troppo grande». E’ l’immagine che Franco Debe­nedetti usa per sottolineare la «spropor­zione» che osserva tra la reale portata del­le modifiche che il governo vuole introdur­re per modificare l’articolo 18 e l’entità del­la protesta. Il senatore diessino, a suo tem­po autore di una progetto di riforma dell’articolo 18, vede però, due conseguenze della dimostrazione organizzata dalla Cgil ieri a Roma. La prima per il sindacato, che «impostando tutta la protesta sul­la difesa assoluta di un diritto, rinuncia ad essere protagonista nelle riforme impor­tanti». L’altra per la sinistra, che «si ricom­patta e trova un leader, ma su una linea che ben difficilmente le consentirà di ritornare a governare questo Pae­se». Anche il governo, però, esce sconfitto dallo scontro, perché «si è infilato in un vico­lo cieco, senza saper affronta­re i grandi temi per moderniz­zare il mercato del lavoro».

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→  febbraio 2, 2002


Intervista di Dario Di Vico

«Al prossimo consiglio di amministra­zione della Rai va affida­to un mandato esplicito di studiare e mettere a punto un progetto di pri­vatizzazione della tv di Stato. Questo è il modo per fare un passo in avan­ti e lasciarsi alle spalle di­battiti puramente ideolo­gici». Il senatore diessi­no Franco Debenedetti sta seguendo con atten­zione lo sviluppo del di­battito sugli assetti del sistema radio-televisivo e pensa che la sinistra debba avere l’ambizione di giocare un ruolo attivo nel processo di privatiz­zazione.

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