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Archivio per il Tag »interessi«

→  giugno 12, 2013


L’eliminazione del finanziamento pubblico viene solitamente ricondotta a motivi di moralità e di austerità, di ribellione per l’uso tra il disinvolto e il furfantesco delle risorse e di intolleranza per il contrasto tra le larghezze consentite ad alcuni e le ristrettezze imposte a tanti. Ma queste ragioni rischiano di farne dimenticare altre.

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→  maggio 18, 2010



da Peccati Capitali

Per avere presentato una contabilità fasulla, ricavi inesistenti e una situazione patrimoniale di fantasia, Tanzi è andato in galera. La Grecia ha ingannato mercato e risparmiatori più della Parmalat: ma i mercati finanziari, i soli che le han presentato il conto, vengono chiamati “speculazione”.

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→  maggio 21, 2009


Come governare la ricchezza

Ricchezza.
Vasta é la retorica contro la ricchezza: e i testi qui presentati ne sono illustri esempi. Per Platone, nel brano tratto dal terzo libro di Repubblica “di molte azioni criminose è causa la moneta che passa per le mani di molti” ragion per cui i guardiani possono difendere la città solo se “non possiedono alcunché di privato se non il proprio corpo”. Per Aristotele all’economia in senso autentico si contrappone il commercio che non produce beni in senso assoluto, ma solo attraverso il loro scambio.

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→  marzo 2, 2000


Una parte della sinistra vive il conflitto tra valori e interessi: preferisce i primi, ha con i secondi un rapporto difficile. Per la sinistra fabiana gli interessi economici dovevano essere redenti dalla compassione, per la sinistra marxista dovevano essere eliminati dalla lotta di classe.
Ancora oggi una parte della sinistra considera dovere degli individui realizzare i valori che la politica gli propone, piuttosto che dovere della politica consentire agli individui di realizzare i propri interessi. I valori, il residuo dello stato etico, rappresentano sempre una tentazione autoritaria: ma soprattutto consentono agli interessi di mascherarsi, camuffandosi da principi.

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→  ottobre 28, 1998


Telecom continua a essere nel ciclone delle critiche: per come é stata privatizzata e per come è stata gestita successivamente. Tesoro, azionisti, manager, azienda, nessuno è risparmiato.
A Telecom ha recato danno l’episodio delle errate previsioni sull’andamento aziendale: giustamente. Ma assai più sta nuocendo questo coro di giudizi sull’intera operazione: ingiustamente, poiché l’operazione presenta, a ben vedere, un bilancio nettamente positivo.

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→  gennaio 29, 1997

Ristabilire il rispetto dei ruoli: questo sembra essere la prima conseguenza “strutturale” della nomina di Guido Rossi al vertice di Stet-Telecom; a essere ottimisti, c’e’ da pensare che ne sia anche una ragione. Si passerebbe per ingenui negando il contenuto politico di tale carica, in tale momento. Ma occorre riportare gli amministratori al loro ruolo, quale e’ definito dal Codice civile ( art.2391): fare l’interesse della societa’; non farsi portatori di altri interessi, neppure di soci, neppure se a essere socio e’ il Governo: e ove sorga conflitto, astenersi. C’e’ da supporre che Guido Rossi sara’ rigoroso nell’ interpretare il proprio ruolo.

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