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→  agosto 3, 1994


La tentazione di considerare la vicenda del decreto sulla carcerazione preventiva come parte di un lucido disegno di puro potere è fortissima: Berlusconi, una volta conquistato il comando, sarebbe ora solo preoccupato di consolidarlo, regolando i conti con gli altri poteri erzi. Con l’informazione, sostituendo il vecchio Consiglio di amministrazione Rai e mettendo sotto tutela il nuovo, di cui ora potrà revocare il mandato a suo piacimento; con i servizi, cambiandone i vertici e mettendo a capo di quello che risponde a Maroni un generale dei Carabinieri, dipendente quindi gerarchicamente dal fido Previti; con Bankitalia, intervenendo nella nomina del direttore generale; ora con la magistratura. Berlusconi starebbe cioè mettendo le basi per la trasformazione in regime del mandato che ha ricevuto dagli elettori. A tanto determinato attivismo su informazione, servizi, banca centrale, giustizia, si contrappone il piccolo cabotaggio legislativo, nella totale assenza di prov-. edimenti di un qualche livello progettuale.

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