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→  settembre 1, 1995


Con tutte le gratificazioni, di prestigio e di potere, che dà l’essere a capo di una grande azienda, il mestiere dell’ingegner Schisano, amministratore delegato dell’Alitalia, non è proprio uno di quelli da invidiare. La nostra compagnia di bandiera ha perso 174 milioni di dollari nel 1994; su conti del l 995 peseranno le agitazioni sindacali; scioperi a parte, il livello di servizio è tale che per arrivare puntuali ad un appuntamento bisogna calcolare almeno il doppio del tempo di volo normale; di customer satisfaction non è neppure più il caso di parlare, le reazioni dei passeggeri a volte assomigliano a quelle di una ciurma ammutinata.

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→  agosto 20, 1995


Perché mai le modalità delle privatizzazioni dovrebbero essere materia di interesse solo del ministro del Tesoro, delle grandi banche, dei maggiori poteri economici? Le privatizzazioni dovrebbero diventare l’occasione per creare un mercato finanziario, in cui gli azionisti decidono con il loro voto la riallocazione dei diritti di proprietà, e sanzionano il comportamento degli amministratori. Ma allora del processo devono essere investiti anche i cittadini, che di quel mercato sono i potenziali protagonisti: questo il significato del referendum sull’abolizione della golden share, le cui firme si stanno raccogliendo.

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→  agosto 11, 1995


L’emergenza Mezzogiorno, troppo spesso relegata in secondo piano, è stata oggetto negli ultimi tempi di maggiore attenzione: la proroga alle nostre inadempienze ottenuta dal ministro Masera a Bruxelles, l’approvazione della legge 244 per accelerare gli interventi in zone depresse, il nuovo piano del governo per mettere a lavoro ingenti somme non utilizzate; mentre Mastella propone di metter mano al portafogli e di lanciare un piano Marshall per il Mezzogiorno (si attende la scontata risposta di Bossi).

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→  luglio 27, 1995


Il ministro delle Poste, Agostino Gambino, tutela il monopolio delle telecomunicazioni in Italia. Franco Debenedetti, senatore progressista, ne è convinto e ieri, nel corso di un dibattito sulla liberalizzazione delle reti organizzato da British Telecom e dal Free Europe Journalist Club, ha ricordato come Gambino abbia affermato, una settimana fa alla Camera, che «limitare i diritti dell’esclusivista, attualmente, non è nell’ottica del governo». Ad avviso di Debenedetti, le dichiarazioni di Gambino «sono tutt’altro che generiche, anzi sono chiarissime», per cui «si deve prendere atto che il ministro identifica, attualmente, il proprio mandato nella tutela del monopolista».

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→  luglio 26, 1995


E’ sembrato, nei giorni scorsi, che finalmente si fosse sfondato il muro della liberalizzazione nel settore delle Tlc. Prima, l’orientamento del governo lo si poteva desumere solo da dichiarazioni rilasciate dal ministro Gambino in sedi informali, il convegno Reseau a Venezia e quello Telecom a Napoli. Quanto detto alla commissione Trasporti della Camera il 19 Luglio assume dunque una particolare importanza: è il primo documento ufficiale che permette di conoscere l’attuale stadio di evoluzione degli orientamenti del ministro sull’argomento.

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→  luglio 1, 1995


Ha ragione Mario Deaglio: “Una gran parte del paese le privatizzazioni proprio non le vuole». Non si spiegherebbe altrimenti perché la legge che istituisce le Autorità di settore (condizione che le legge impone per poter procedere) passata dal Senato alla Camera, ivi pesantemente modificata, avanzi a fatica tra emendamenti e sospensioni. Ormai è evidente che le date previste dal governo per l’inizio della privatizzazione di Stet ed Enel non potranno essere mantenute. «Privatizzazioni ultima disfatta»: se ne lamenta il ministro Masera, durante il dibattito sul documento di programmazione economico finananziaria per il prossimo triennio.

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