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Archivio per il Tag »imposte«

→  luglio 4, 2020


Serve aumentare la concorrenza, facilitare la traduzione di idee in imprese, ridurre, se non le imposte che paga chi crea ricchezza, almeno il costo di chi la “socializza” e delle sciocchezze che fa

“Quando l’economia è in crisi, a chi chiediamo aiuto? Non alle aziende, ma allo Stato. Ma quando l’economia va bene, ignoriamo i governi e lasciamo che le aziende si prendano i benefici”. Colpisce, in questa prima frase del nuovo articolo di Mariana Mazzucato pubblicato sul New York Times il 1°Luglio, che dopo il punto va a capo. Mentre avrebbe dovuto mettere due punti: e concludere “e ricomincino a pagare le tasse”.

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→  marzo 29, 2011


dalla rubrica Peccati Capitali

Il provvedimento che finanzia il fondo unico dello spettacolo con le accise sulla benzina è una sconfitta: da qualunque parte lo si guardi.

Una sconfitta di politica fiscale: non c’è alcun nesso tra gli automobilisti e chi va a vedere uno spettacolo; anzi è verosimile che l’imposta abbia effetti regressivi.

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→  ottobre 10, 2007

sole24ore_logo
Le sfide del PD

“Il PD, ha detto lunedì Walter Veltroni, dovrà elaborare una strategia di abbattimento del debito pubblico, non solo legata all’avanzo primario , ma a qualche manovra straordinaria che consenta di liberare risorse”. Alla vigilia delle votazioni che costituiscono l’atto di nascita del PD, il futuro segretario del nuovo partito stabilisce così uno stretto nesso tra il rinnovamento della politica italiana, che egli ha fiducia ne deriverà , e la liberazione del Paese da un vincolo, in cui individua la causa principale della mancanza di fiducia e del declino costante degli ultimi anni.

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→  luglio 7, 2004


«E noi cosa faremmo?» mi sono chiesto molte volte in questi anni, discutendo insieme ai colleghi di partito sulle manovre di Tremonti. Non credo sia azzardato ipotizzare, supporre, credere, temere (vasta è la gamma di opinioni di cui dispone il Centrosinistra) che avremmo applicato rigidamente i sacri testi, che avremmo descritto la situazione per quello che era, e che avremmo cercato altre entrate per compensare quelle ridotte dalla congiuntura negativa. In altre parole, che avremmo aumentato le tasse.

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→  maggio 20, 2003

il_riformista
Bilanci. L’ultimo anno di D’Amato alla presidenza

Giovedì prossimo, all’assemblea generale di Confindustria, la gravità della situazione economica in cui versa il Paese, di cui ormai tutti hanno preso coscienza, appesantirà l’atmosfera e graverà sulla relazione di Antonio D’Amato, in pratica la sua ultima, dato che la Presidenza scade a maggio del 2004.

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