→ Iscriviti
→  novembre 3, 2004

il_riformista
Proposte. Invece di discettare di centro e sinistra

Nella querelle che oppone Eugenio Scalfari a Giovanni Sartori e Renato Mannheimer, e a cui il Riformista giovedì ha dedicato un editoriale (“Cercando un centro di gravità permanente”), il politologo Sartori illustra la tesi di Anthony Downs secondo cui, in un sistema bipolare, per vincere è fondamentale conquistare gli indecisi di centro; il politico Scalfari usa la tesi di Stanley Greenberg, secondo cui lo è invece ridurre l’astensionismo di sinistra.

leggi il resto ›

→  ottobre 20, 2004

il_riformista
Sinistra – Ho aderito alla mozione Fassino per fare la FED

“Accogliamo la proposta di Romano Prodi di dare vita alla federazione dell’Ulivo, come motore di una più vasta Alleanza Democratica di centosinistra”. Per i riformisti della mozione Morando, questa frase nell’introduzione della “mozione Fassino” ( e la relativa tesi 24) segna il raggiungimento di un obbiettivo indicato e perseguito anche in tempi in cui erano in pochi a crederci. Perciò hanno – abbiamo- deciso di non presentare una propria mozione separata al congresso di gennaio.

leggi il resto ›

→  ottobre 1, 2004

il_riformista
Il fine del riformismo non è la pace sociale, ma fare ciò che Berlusconi ha solo promesso

Ulivo, quercia, triciclo, balena bianca, perno…: il linguaggio della politica fa largo uso di metafore. Anche “destra e sinistra” è una metafora, e nessuno, usandola, pensa più al modo in cui si dispongono i deputati nei parlamenti. Ma poi finisce che le metafore vivono di vita propria, prendono concretezza, influenzano il ragionamento. A forza di dire destra e sinistra, essere di destra o essere di sinistra, finiamo per credere che sia un fatto di natura che il mondo delle preferenze politiche sia unidimensionale e ordinabile lungo un asse orizzontale.

leggi il resto ›

→  luglio 15, 2004

il_riformista
Le tentazioni neo-prop, la debolezza della politica e la speranza riformista (che non muore)

Sabato scorso, al seminario di Libertà Eguale a Val Màsino, Pietro Modiano, il numero due di Unicredito, invitava a guardare al di là delle ingombranti immagini dei poteri cosiddetti forti, che poi a volte più che forti sono esausti. L’Italia, diceva, è popolata da migliaia di imprese che lavorano, che guadagnano, che mantengono il valore assoluto delle proprie esportazioni, che viaggiano per il mondo, che a migliaia sono in Cina alla ricerca di opportunità. “Sono i nostri clienti”, concludeva, “li conosciamo uno per uno”. E mi chiedevo: Perché il centrosinistra non dovrebbe proporsi da dare rappresentanza politica a questo mondo? Perché il centrosinistra non dovrebbe risultare credibile facendo proprio questo messaggio?

leggi il resto ›

→  maggio 11, 2004

il_riformista
Non siamo in guerra col mondo arabo, ma non lasciamo l’Iraq ai torturatori

E’ vero: la CNN che trasmette le immagini delle torture è la dimostrazione della forza di un sistema liberale e pluralistico che ancora funziona, come quello americano; che siano le amministrazioni stesse a rivelarle e a condannarle, testimonia quanto più forte sia il sentimento democratico rispetto alle deviazioni. E’ vero, ma la cosa non basta a tranquillizzarci.

leggi il resto ›

→  maggio 8, 2004

il_riformista
“Malgrado la sfiducia crescente – la RAI viene considerata di parte, Alitalia è da molti reputata un carrozzone – la maggioranza assoluta della popolazione vuole che le due aziende restino in vita sotto il controllo dello Stato”.

“Malgrado la sfiducia crescente – la RAI viene considerata di parte, Alitalia è da molti reputata un carrozzone – la maggioranza assoluta della popolazione vuole che le due aziende restino in vita sotto il controllo dello Stato”. Il sondaggio di Renato Mannheimer pubblicato ieri sul Corriere della Sera è un documento che andrebbe messo nella cartellina dei convegni in cui politici e politologi, industriali e banchieri, insomma la classe dirigente del paese si raduna e discute delle cause del nostro declino come nazione industriale.

leggi il resto ›