→ Iscriviti
→  maggio 17, 2002


Come è fallito il progetto di “privatizzazione spontanea” delle banche

Di tutte le “partite doppie”, la più ricca è quella iniziata dodici anni fa da Giuliano Amato.
Amato voleva privatizzare le banche: ma come privatizzare una cosa che non si sa bene di chi sia? Scindendo in due le Casse di Risparmio, le Fondazioni da un lato, le banche dall’altro, il problema per le banche l’aveva risolto: padroni sono le Fondazioni. Ma chi è il padrone delle Fondazioni? A chi ordinare di vendere le banche?

leggi il resto ›

→  dicembre 5, 2001


Fondazioni bancarie: Debenedetti contro Tremonti

Controllo da parte degli elettori su come le Fondazioni spendono il reddito del loro patrimonio; controllo da parte del mercato sugli assetti proprietari delle banche e sulla loro gestione: questi i due principi che negli ultimi anni i governi hanno cercato di affermare in nome dell’interesse generale e dell’efficienza allocativa; questi i principi alla cui applicazione si sono opposti gli interessi coalizzati intorno alle Fondazioni.
Voglio far credito a Tremonti – e non è poco – di volersi porre in linea di continuità con i suoi predecessori Amato, Dini, Ciampi, Visco, e credere che la modifica che egli propone alla normative sulle Fondazioni sia ispirata a quei principi. E’ in questa ottica che intendo indicare le ragioni di consenso e quelle di dissenso

leggi il resto ›

→  luglio 19, 2001


Chi la invoca per Berlusconi sbaglia: bastaguardare all’Edf. Ma il ministro Lunardi?

“In cinque anni che siete stati al Governo, non potevate fare un legge che obbligasse Berlusconi a vendere?” Li ritrovassi quelli, e sono tanti, che in campagna elettorale mi rivolgevano questo rimprovero! Li porterei a riflettere un po’ sulla vicenda EDF e Montedison, che dimostra in modo esemplare quello che rispondevo loro: per legge non si riesce, per vendere le sue tv bisogna che sia Berlusconi a volerlo.

leggi il resto ›

→  dicembre 13, 2000


Le Fondazioni bancarie ancora al centro di polemiche

Le Fondazioni bancarie sono ancora al centro di polemiche: e questo a poco più di un anno dall’approvazione della legge Ciampi che doveva disciplinarne status e attività. Sono polemiche giustificate?. A scaldare gli animi – e a scandalizzarne qualcuno- è soprattutto la vicenda delle nomine negli organi di controllo delle Fondazioni. Ma così facendo si rischia di cogliere solo una parte del problema.

leggi il resto ›

→  marzo 9, 2000


“Se le ex Fondazioni bancarie non sapranno cambiare il passo , allora tanto valeva distruggerle quando si è deciso del loro futuro”. Giuliano Amato ( “Le Fondazioni fuori dal credito”, Sole 24 Ore di martedì) deve usare toni sempre più forti per bacchettare le Fondazioni: non solo non intendono “scrollarsi di dosso il passato”, non solo mantengono posizioni di controllo, ma rivendicano per sé il ruolo di stabilizzatori del sistema bancario, di “ago della bilancia”, per usare le parole del Presidente della Fondazione Cariplo. E questo a pochi mesi dall’approvazione della legge che avrebbe dovuto indirizzare i loro capitali e le loro energie all’attività no profit.

leggi il resto ›

→  gennaio 13, 1999


Si continua a ragionare su ciò che le Fondazioni fanno mentre il problema sta in che cosa le Fondazioni sono

“E’ mio il nome che sta sul tetto del suo ufficio”. Henry Ford II aveva licenziato Lee Iacocca “per questioni di chimica”, e agli azionisti e analisti che gli rovesciavano addosso critiche feroci, così ricordava la legge base della società capitalistica: le decisioni di chi ha la maggioranza sono legittime anche quando appaiono – o sono – sbagliate.

leggi il resto ›