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→  ottobre 22, 2004


Gli istituti di credito non hanno investito in imprese nuove

Il Banco di Santander é impegnato in una battaglia campale per conquistare Abbey National; ABN Ambro conduce una guerra di posizione contro Banca di Lodi e Capitalia per espugnare l’Antonveneto. Molti, di fronte a questi eventi, temono che le nostre banche, più piccole e meno efficienti, finiscano per essere fagocitate da concorrenti esteri, e, per scongiurarlo, invocano protezioni. Io suggerisco di spostare lo sguardo, dalle banche alle imprese, dove esse impiegano il risparmio.

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→  marzo 29, 2004

il_riformista
Industriali – A Milano un convegno contro il declino

Venerdì e sabato a Milano Confindustria fa il punto sullo stato di salute delle imprese italiane di fronte alla sfida dello sviluppo. E’ l’ultima grande manifestazione organizzata da Antonio D’Amato prima del cambio della guardia con Montezemolo: vi parteciperanno anche Berlusconi e Fini.

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→  marzo 14, 2003


Perché l’Unicredito ha deciso di sferrare l’attacco al cuore delle Generali

Perché Unicredito è disposta a spendere una montagna di denaro (con i suoi alleati) nelle Assicurazioni Generali?
Sono disponibili 5 spiegazioni. Le prime 4 non convincenti.

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→  marzo 10, 2003

il_riformista
Generali. Le banche e gli assetti proprietari

Nella vicenda della scalata di Unicredito a Generali è necessario innanzitutto sgombrare il campo da un argomento pretestuoso. Questa non è una querelle des anciens et des modernes. Questa non è la battaglia che vede schierata da una parte la finanza moderna, anglosassone, quella delle public company, dove la proprietà è separata dal controllo e questo va ai manager in virtù dei loro buoni risultati; e dall’altra la finanza medievale, delle azioni che si pesano e non si contano; degli incroci con cui gli azionisti privati di Mediobanca, con i soldi degli azionisti bancari e del parco buoi, mantengono il controllo delle loro aziende con un minimo di capitale.

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→  ottobre 11, 1998


E adesso un grazie a Fazio sarà pure il caso di dirlo, dopo tutte le accuse cui è stato sottoposto per non aver voluto ridurre il tasso di sconto. Accuse diventate valanga dopo la riduzione operata dalla Banca spagnola e che a maggior ragione varrebbero dopo i tagli operati venerdì da Portogallo e Irlanda. Senonchè, a differenza di quei Paesi, in Italia proprio venerdì il Governo è stato fiduciato.

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→  settembre 29, 1998


Al direttore.

La ragione per cui la finanza non può essere confusa can la “roulette globale” (Il Foglio del 26 settembre) sta nel fatto che solo per la roulette le probabilità di vincere o di perdere sono note con quasi assoluta esattezza: non c’è rischio. Il rischio è proprio ciò che distingue la roulette dalla finanza. I derivati rispondono allo scopo di eliminare certi rischi dalle attività economiche per ripartirli diversamente tra gli operatori. Non sono un’invenzione del “pensiero unico”: le opzioni sono descritte nel primo libro della Politica di Aristotele; i futures si chiamavano lettres de faire nelle fiere medievali e cho-ai-mai nel Giappone feudale.

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