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→  dicembre 13, 2002


L’errore dell’opposizione? Pensare solo al Cavaliere, che estende la sua influenza

Enorme il polverone suscitato dalla proposta degli Agnelli di sostituire il vertice Fiat. Si é immediatamente aperto uno scontro tra il Governatore Fazio e le banche creditrici da una parte, Mediobanca dall’altro. E gli si é affiancata una polemica tutta politica sul ruolo di Berlusconi. Ma é singolare che non si parli dell’unica cosa che conta, quella da cui dipende tutto il resto: per scongiurare che la crisi dell’auto mandi a picco la Fiat, é meglio il piano Fresco o il piano Mediobanca?

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→  dicembre 5, 2002

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A gridare che il re é nudo si coglie anche una (parte di) verità, e si strappano consensi: era successo a Moretti parlando del centrosinistra e dei suoi dirigenti, é successo ieri a Berlusconi parlando della Fiat e dei suoi manager. Ci sono ottime ragioni per polemizzare su modi e contenuti: ma se l’opposizione si ferma alle critiche, rischia di lasciare che siano altri ad andare al nocciolo dei problemi, e perde l’opportunità di indicare lei la strada per una soluzione vantaggiosa per il paese.

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→  ottobre 18, 2002


Errori e incertezze da evitare nella cura del malato torinese

Da 10 a 12 miliardi di euro in tre anni, un punto di PIL, e un team di management: questo è quello che ci vuole per giocare la partita dell’auto in Italia. Chi mette i soldi e chi individua gli uomini?

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→  ottobre 11, 2002


Intervista di S. Riz.

«Che ci voglia un’integrazione industriale, lo hanno detto tutti. Che il pia­no della Fiat debba essere cre­dibile è ovvio». E dopo queste considerazioni, il senatore Franco Debenedetti si pone una domanda: «Ma con chi va discusso il piano?».

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→  maggio 31, 2002


La vera questione è: quale strategia per Torino

Saranno i colleghi della Commissione industria della Camera, a sentire i vertici della Fiat, grazie al sempre tempestivo Bruno Tabacci che la presiede. Quindi non sarò tra i primi parlamentari a porre domande a Paolo Fresco e Paolo Cantarella. Avrei, per farlo, personali ragioni di interesse: perché, nella mia vita da manager, gli anni passati in Fiat sono stati quelli di maggiore soddisfazione e successo; e in quella da politico ho scommesso tutto sulla capacità del mercato e del capitalismo italiano di promuovere lo sviluppo del nostro paese.

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→  marzo 30, 2001


I sindacati dichiarano la propria soddisfazione per l’accordo, l’impegno ad assumere 300 giovani suona conferma che anche dopo l’accordo con General Motors il cuore dell’azienda resterà a Torino

Si è chiusa positivamente la vertenza degli oltre 700 esuberi in Fiat.
I sindacati dichiarano la propria soddisfazione per l’accordo, l’impegno ad assumere 300 giovani suona conferma che anche dopo l’accordo con General Motors il cuore dell’azienda resterà a Torino. Giunta dopo gli indurimenti e gli incidenti che si erano verificati durante lo sciopero per il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato, il fatto che questa vicenda si sia chiusa in modo soddisfacente dovrebbe essere di buon auspicio per le questioni “pesanti” che restano aperte, dell’integrativo FIAT e del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, sulle quali le divergenze tra le parti sono invece su questioni di principio, in particolare sul doppio livello di contrattazione.

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