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→  settembre 21, 2000


Nel corso dell’ultima settimana Giuliano Amato in più occasioni ha deluso chi lo vorrebbe rassegnato di fronte all’ipotesi di Francesco Rutelli candidato alla leadership nelle prossime elezioni. Al contempo tuttavia la sua candidatura non sembra prendere quota. A questo esito non concorre solo il disordinato dibattito sulla prossima finanziaria. C’è piuttosto un dato di fondo che riguarda i rapporti tra Giuliano Amato, i DS e il centro sinistra.

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→  maggio 29, 2000


Alla fine della legislatura mancano in ogni caso pochi mesi. Sarebbe un errore pensare che il problema di fondo per i Ds sia quello della coalizione. Il problema dal quale partire li investe direttamente: è invece quello su cui nel concitato travaglio successivo al referendum non si è visto nessun dibattito né confronto aperto: la propria strategia, il bilancio e il programma con il quale presentarsi alle prossime elezioni. La sola novità sono state le prese di posizione sui mass media: non solo più la sinistra sindacale di Luciano Chiarante e di Fulvia Bandoli, ma anche il ministro Cesare Salvi ha dato voce a chi ritiene che l’obiettivo debba essere recuperare i delusi «dicendo qualcosa di sinistra», e la strategia un ricompattamento che guardi fino à Cossutta e Bertinotti.

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→  febbraio 28, 2000


Sembra proprio che Berlusconi e Pannella siano giunti a un punto morto nella loro trattativa: anche se l’ultima parola non è detta.

Anche per questo mi sento più libero di avanzare una proposta a cui pensavo da tempo. Come parlamenta­re del centrosinistra eletto in Piemonte ho seguito con grande interesse queste alterne vicende: innanzi­tutto perché tutti i sondaggi confermano la robusta presenza dei radicali a Torino e la persistente popolarità di Emma Bonino nella sua regione: il voto radicale rischia di avere importanza decisiva sull’esi­to delle elezioni regionali. E per un altro motivo che ha a che fare con i temi che stanno a cuore ai radicali, tanto da aver determinato la rottura delle discussioni col Polo.

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→  gennaio 12, 2000


«Voi li riconoscerete dai loro frutti.» A riconoscere l’identità dei DS — obbiettivo di questo primo congresso — serviranno slogan e canti, reminiscenze e rituali; sarà importante il modo con cui si deciderà di guardare al passato — i fantasmi di Tangentopoli — e al futuro — la scelta del leader della coalizione per le prossime elezioni. Ma un’immagine è netta quando c’è coerenza tra propositi e fatti: sono questi i frutti che permettono di distinguere i buoni dai cattivi profeti. E i fatti qui sono quelli che, nei due governi di questa legislatura, più sono segnati da un decisivo apporto della componente DS nel Governo, e quelli che il terzo governo sarà chiamato a compiere. Bilancio e programma di governo saranno pietra di paragone della nuova identità.

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