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Archivio per il Tag »Corte di Karlsruhe«

→  luglio 29, 2013


Caro Direttore,

quando Antonio Fo­glia parla di requisiti patrimoniali delle banche, e se la prende con i regolatori incapaci di imporre livelli adeguati, non si può non essere d’accordo con lui… Ma quando, spostando il discorso sugli squilibri finanziari tra Stati europei, prende di mira «la sordità tedesca alla parole di Draghi» (Corriere della Sera del 26 luglio) allora non ci si sente di condividere la sua sicurezza. «La questione delle partite correnti è sempre stata trascurata, sia nei dibattiti accademici, sia nella gestione politica dell’area dell’euro» scrivevano Francesco Giavazzi e Luigi Spaventa in un paper del 2010 sulla crisi spagnola del 2008. Eppure si sa che disavanzi nei conti con l’estero servono a far convergere le economie solo se i debiti contratti finanziano investimenti produttivi tali da produrre surplus che in futuro li bilancino. Per Foglia non sono questi i problemi, bensì la Germania che ha una «errata comprensione» della crisi e che ignora «opportunisticamente» il problema; e a cui va quindi contestato che «non può poi ripudiare ì debiti che ha imprudentemente finanziato».

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→  novembre 4, 2011


Al direttore

Per la Corte di Karlsruhe, “ogni aiuto solidale con carattere di spesa di grande entità sia a livello internazionale che comunitario deve essere approvato singolarmente dal Bundestag”. Papandreou vuole che le condizioni per ricevere l’aiuto “comunitario di grande entità” siano approvate dai cittadini. Perché la verifica democratica, necessaria per le condizioni a cui fornire l’aiuto, non dovrebbe essere consentita per le condizioni a cui accettarlo?

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