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Archivio per il Tag »auguri«

→  gennaio 6, 2023


di Michele Magno

Al direttore.
Domani Franco Debenedetti, voce tra le più limpide del riformismo italiano, taglia il traguardo dei novant’anni. E’ una bella notizia, anche perché la sua vitalità intellettuale conferma che l’età che conta è quella della mente, mentre l’età anagrafica non è, di per sé, indicativa di nulla. In un paese in cui la retorica del giovanilismo tocca talvolta vette grottesche, è una verità che andrebbe riscoperta. E in un paese in cui si continua a cercare il consenso dei contemporanei a carico dei posteri, la sua biografia di imprenditore e parlamentare, di presidente dell’Istituto Bruno Leoni e di studioso del capitalismo postindustriale, racconta un’altra storia. Una storia che rivendica l’autonomia morale dell’individuo contro le (cattive) ragioni della cattiva politica. L’etica della responsabilità personale dovrebbe essere connaturale alla democrazia liberaldemocratica, fondata su doveri di cittadinanza liberamente accettati e condivisi, mentre vengono meno in una concezione hegeliana dello stato come soggetto che pretende di imporre ai cittadini i loro stili di vita. In questo senso, la libertà non è una polizza di assicurazione sul benessere o sulla felicità. Si può essere agiati e felici senza essere liberi, si può essere liberi senza essere felici e neppure agiati. La libertà assicura soltanto se stessa. Grazie, Franco, per il tuo lungo impegno a favore della società aperta.

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→  novembre 12, 2004


Due fratelli: dalla dritta del padre per non sprecare dentifricio ai 35 anni di lavoro insieme, alle carriere separate. Ma sempre dalla stessa parte della «barricata»

Ricordo che eravamo in maniche di camicia, doveva essere fine estate. Estate del 1944, sul balconcino che dava sulla Pilatusstrasse, a Lucerna, dove eravamo scappati nel novembre di un anno prima. Dopo ripetuti tentativi andati a vuoto, toccò ad un soldato della Armee di essere centrato da un tuo sputo. Era uno sputacchietto infantile, ma il milite non gradì. Snidato il cecchino, ebbe fornita sul campo la dimostrazione di come un padre italiano inculca il rispetto per le Forze Armate della Confederazione nei suoi figli. In entrambi i suoi figli.

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