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→  novembre 8, 1998


Lo scontro in atto sulla questione elettrica ripropone un problema fondamentale nei rapporti tra autorità di regolazione, potere politico ed imprese.
Per recepire le pur modeste liberalizzazioni del mercato dell’energia richieste da Bruxelles, l’Autorità per l’energia ha fatto le sue proposte, l’Antitrust ha bocciato lo schema del Governo, il sindacato ha bocciato entrambe: ci si potevano attendere svolgimenti più costruttivi, ma siamo ancora nella fisiologia.

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→  luglio 1, 1998


di Giuseppe Tesauro

Stralci del testo letto dalprofessor Giuseppe Tesauro, Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, in occasione della relazione annuale tenuata a Roma il 20 maggio scorso.

La riconsiderazione degli stessi obiettivi dell’intervento pubblico e la realizzazione di un contesto regolamentare più snello rappresentano dunque compiti di grande importanza (…). In Italia il settore dei servizi pubblici è caratterizzato da limitazioni legali all’accesso e da un’ampia diffusione di diritti speciali esclusivi (…).

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→  settembre 28, 1997


Il prossimo ottobre, mentre la guerra del Mugello assorbira’ l’attenzione pubblica, verranno assunte, c’e’ da scommettere con assai minore attenzione, due decisioni con conseguenze assai piu’ importanti per il paese. In quei giorni infatti il Governo scegliera’ il Presidente della nuova Autorita’ delle Comunicazioni, e i Presidenti di Camera e Senato nomineranno l’intera Antitrust, Presidente e cinque Commissari.

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→  ottobre 30, 1996


Sotto il peso di 400 emendamenti e di 6000 subemendamenti – sul solo stralcio -, si è dovuto prendere atto che in assenza di un chiarimento politico con l’opposizione, il disegno di legge Maccanico è di fatto in stallo. Ben venga il chiarimento, purché non si limiti ad uno scambio tra necessità del Governo di vendere Stet e volontà del Polo di preservare gli assetti TV, e serva invece a ripensare¦ alcuni aspetti di fondo, in particolar modo uno delicatissimo, di natura istituzionale, che finora non aveva ricevuto adeguata attenzione.

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→  settembre 20, 1994


Non stupisce che il dibattito sull’Enel si stia infiammando, come già accadde all’epoca del processo opposto nel 1962: qui sono davvero in gioco i poteri forti, e la linea del fuoco corre per tracciati che possono anche non seguire quelli degli schieramenti politici: a volte neppure quelli delle posizioni ideologiche.
Ci sono tuttavia alcune premesse sulle quali tutti dovrebbero convenire: la prima, che il business elettrico consta di tre aree con specificità proprie – produzione, trasmissione e distribuzione- e che se ne deve pretendere l’ unbundling contabile, come concordemente richiedono Autorità antitrust e autorità comunitarie; la seconda, che l’assetto del sistema energetico è di fondamentale importanza per il futuro a lungo termine di un paese industriale.

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→  agosto 4, 1994


La discussione in parlamento per la conversione in legge del decreto 332, la cosiddetta legge sulle privatizzazioni, è stata preceduta dalla stesura, da parte dell’Autorità antitrust, di una relazione su ‘Concorrenza e regolamentazione nei servizi di pubblica utilità’: non averne tenuto conto è stato un errore, di prospettiva e di impostazione, da parte del governo: da questo errore discendono le principali critiche che a questa legge debbono essere rivolte.

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