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Archivio per il Tag »ambientalismo«

→  febbraio 28, 2023


Franco Debenedetti a proposito di “Radicalità” di Carlo De Benedetti: sì, c’è bisogno di scelte decise, ma si deve anche rimettere l’istruzione in testa a un programma di riforme. Con la giusta fiducia nell’Italia e negli italiani

Anticipandomi l’invio del suo ultimo libro, mio fratello tenne a premunirsi, avvertendomi che non sarei stato d’accordo con quanto aveva scritto. Ma è lui a ricordare che in famiglia ero noto come un bastian contrario: e quindi proprio qui lo smentisco. Condivido infatti, prima di tutto, il titolo: in quel “radicalità”, rosso al centro della copertina, riconosco il suo carattere e concordo che sia l’approccio necessario per attuare ciò di cui ha bisogno questo paese. Senza dover andare fino a pagina 103 per trovare “non credo, sotto alcuna forma, alle imprese di stato e non possono essere i governi a presidiare l’innovazione”, frase che ovviamente condivido in toto. Non sono d’accordo invece su quello che non ha scritto, cioè mettere la scuola in testa al programma di riforme. Che i risultati del nostro sistema educativo, confrontati a quelli di altri stati, siano imbarazzanti, è noto; noto che la scuola è il più sicuro strumento per favorire la crescita, e con quella abbattere un po’ per volta il nostro 156 per cento di debito in rapporto al pil. e per attivare l’ascensore sociale. Ma la nostra scuola, renitente a giudicare, rifiuta di essere giudicata: hanno messo la parola “merito” nel nome del dicastero della Pubblica istruzione, ma per superare le reazioni degli insegnanti e dei loro sindacati al solo nominare la prospettiva di introdurre criteri di valutazione del merito, sarà necessario mobilitare tutta la radicalità disponibile.

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→  maggio 30, 2010


dalla Domenica del Sole 24 Ore

Lo scrittore inglese demolisce ambiguità,trasformismo e retorica di figure emergenti promosse dagli affari.

Da giovane, Michael Beard, in un breve periodo di esaltata concentrazione intellettuale, aveva tratto una conseguenza inaspettata dal famoso lavoro di Einstein sull’effetto fotoelettrico: la “Conflation Beard-Einstein” gli aveva valso il premio Nobel per la fisica. All’inizio di Solar, l’ultimo romanzo di Ian McEwan, Beard ha 53 anni; il suo quinto matrimonio sta andando a rotoli; è calvo e fisicamente appesantito, imbolsito e intellettualmente spento, etilista e sessualmente compulsivo. “Un solipsista, con una pepita di ghiaccio al posto del cuore”.

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