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→  settembre 15, 1993


“Per ogni cosa c’è una stagione e un tempo per ogni scopo sotto il cielo: un tempo per la guerra e un tempo per la pace.” E’ stato l’ebreo Rabin a citare il Kohelet, a usare toni religiosi per invocare la pace, a chiedere di suggellare con la preghiera il suo discorso. Clinton ha richiamato i valori delle scritture, la Torah, il Corano e la Bibbia, per esortare a lasciarsi alle spalle i vecchi rancori e ha chiesto l’aiuto dell’onnipotente per il lavoro da compiere.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  settembre 7, 1993


«Lasciatemi lavorare con tranquillità a fare il sindaco» ebbe a dire Valentino Castellani alla platea di Alleanza democratica a Firenze all’inizio di luglio. Si direbbe che sia stato accontentato nella saggia richiesta: né le rampogne di esuberanti segretari di partito (come a Milano), né le esibizioni pugilistiche di aitanti consiglieri (come a Cuneo) hanno disturbato la sua concentrazione ed il suo lavoro.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  settembre 1, 1993


Un annuncio economico, grande un quarto di pagina, sul “Wall Street Journal”: «Se avete comperato un biglietto aereo tra il primo Gennaio 1988 e il 30 Giugno 1992 potreste aver diritto ad un rimborso». Non è una nuova forma di pubblicità di una linea aerea o di un agente di viaggio.

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Pubblicato In: Varie
→  agosto 23, 1993


La Volkswagen aveva avuto un pessimo 1992, perdeva circa 400 marchi per ogni Golf venduta. Per cercare di ribaltare la situazione, era stato nominato presidente il capo della divisione Audi, Ferdinand Piech. Fu lui a reclutare, quale responsabile dei metodi di produzione e degli acquisti, un ingegnere basco un po’ eccentrico mosso da feroce determinazione, José Ignazio López, all’epoca capo degli acquisti della General Motors.
Cominciava così un «giallo industriale». tanto appassionante quanto inquietante, tutt’altro che concluso, che può farci riflettere, anche in Italia, sulle finalità e i metodi di gestione di un’impresa.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  luglio 21, 1993


Caro Sindaco, oggi, con l’ingresso in Sala Rossa, inizia di fatto il tuo mandato. I momenti di inizio non sono solo ritualità simboliche, hanno una loro funzionalità precisa: sono i momenti in cui si confermano le intese, in cui si rinnovano le promesse; sono soprattutto i momenti di massima concentrazione delle volontà. Le accuse che già a lume di buon senso paiono infondate, l’uso ostruzionistico della procedura per riprodurre vecchi sistemi che gli elettori sapranno giudicare e ricordare, hanno già privato Torino di non pochi giorni di lavoro: con gli auguri che oggi facciamo al primo sindaco che abbiamo eletto direttamente vorremmo anche recuperare, a te e alla città, i valori di entusiasmo e di determinazione che devono accompagnare l’inizio di ogni impresa.

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  luglio 15, 1993


L’hanno chiamata «Restore hope»; ma quale speranza, e di chi? La speranza di Bush di lasciare la Casa Bianca a testa alta, di rinverdire, mandando i marines in Somalia, gli entusiasmi che durante la guerra del Golfo gli avevano valso consensi quasi plebiscitari?
O la speranza di Clinton di dimostrare di saper prendere decisioni, e di riaffermare il ruolo, forte e giusto, dell’America, in tutti i teatri del mondo?

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Pubblicato In: Giornali, La Stampa