→ Iscriviti
→  agosto 26, 1995


«Niente nozze tra telefono e televisione». Il progetto del ministro delle Poste Giuseppe Gambino è stato presentato dai giornali come il divieto di un evento improponibile e quindi improbabile, quale la fusione fra Stet e Fininvest. Si nasconde così il fatto sostanziale, il blocco a un’eventualità auspicabile e possibile: è chiaro infatti che se non potranno fornire servizi telefonici e televisivi insieme, non nasceranno operatori-cavo, i soli che possono fare concorrenza al monopolio Stet nelle aree urbane, dove la maggior parte delle comunicazioni hanno origine e termine.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  agosto 25, 1995

Le reazioni con cui è stata accolta la recente segnalazione di Amato sono, per certi versi, ancora più significative della questione ‘privatizzazione Enel’ che ne è l’oggetto. Esse da un lato confermano la grande autorevolezza dell’Autorità, sono un attestato dell’incisività che le ha saputo imprimere il suo attuale presidente. Dall’altro rivelano quanto forti siano le resistenze culturali a lasciare libero gioco alle forze del mercato e della concorrenza, o quanto radicate le nostalgie: così Rasi (An), accusando Amato di fare un intervento politico, sembra rimpiangere gli interventi di politica industriale di cui ricordiamo alcuni remoti fasti ma ancora lamentiamo i postumi di numerosi e recenti nefasti.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  agosto 22, 1995


La piena accettazione dell’economia di mercato è stato il fatto più significativo degli anni Ottanta; abbandonato il mito dell’egualitarismo (lo ha fatto anche D’Alema al congresso del Pds); si tratta ora di far rivivere un altro ideale che era stato messo in ombra negli ultimi decenni, quello della meritocrazia. La meritocrazia promuove la giustizia sociale, perché ricompensa i più abili anziché i più fortunati; incrementa l’efficienza; tratta gli individui come tali e non come rappresentanti di gruppi sociali; è la chiave per una società più morale e più illuminata: queste le tesi di Adrian Wooldridge (Meritocrazia e la società senza classi , Social Market Foundation, Londra).

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  agosto 20, 1995


Perché mai le modalità delle privatizzazioni dovrebbero essere materia di interesse solo del ministro del Tesoro, delle grandi banche, dei maggiori poteri economici? Le privatizzazioni dovrebbero diventare l’occasione per creare un mercato finanziario, in cui gli azionisti decidono con il loro voto la riallocazione dei diritti di proprietà, e sanzionano il comportamento degli amministratori. Ma allora del processo devono essere investiti anche i cittadini, che di quel mercato sono i potenziali protagonisti: questo il significato del referendum sull’abolizione della golden share, le cui firme si stanno raccogliendo.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  agosto 17, 1995


Le privatizzazioni di Enel e Stet slitteranno all’anno prossimo e il governo è costretto a presentare, come improvvisate sostituzioni alternative che a suo tempo da più parti erano state suggerite. Ciò riconosciuto, una stranezza colpisce tuttavia nel gran dibattito sulle privatizzazioni: ogni battuta di arresto viene enfatizzata, mentre l’importanza delle indicazioni in senso favorevole viene sminuita.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali
→  agosto 11, 1995


L’emergenza Mezzogiorno, troppo spesso relegata in secondo piano, è stata oggetto negli ultimi tempi di maggiore attenzione: la proroga alle nostre inadempienze ottenuta dal ministro Masera a Bruxelles, l’approvazione della legge 244 per accelerare gli interventi in zone depresse, il nuovo piano del governo per mettere a lavoro ingenti somme non utilizzate; mentre Mastella propone di metter mano al portafogli e di lanciare un piano Marshall per il Mezzogiorno (si attende la scontata risposta di Bossi).

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, La Stampa