→ Iscriviti
→  gennaio 20, 2000


Se passassero i referendum “sociali”- sostengono i sindacati – da un lato non resterebbe più nulla del sistema del welfare su cui si sono costruite le grandi democrazie europee, dall’altro le organizzazioni dei lavoratori subirebbero un colpo mortale…

Per uno dei referendum, quello sui contratti a termine, certamente sì: le aziende potrebbero assumere tutti con contratti a un anno (ma perché allora non a un mese o a un giorno?) rinnovandoli alla scadenza. Una flessibilità eccessiva, perfino dannosa per le aziende; una totale assenza di tutele, ingiusta per i lavoratori. Se la Corte lo dichiarasse inammissibile farebbe un favore agli stessi referendari.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Panorama
→  gennaio 12, 2000


«Voi li riconoscerete dai loro frutti.» A riconoscere l’identità dei DS — obbiettivo di questo primo congresso — serviranno slogan e canti, reminiscenze e rituali; sarà importante il modo con cui si deciderà di guardare al passato — i fantasmi di Tangentopoli — e al futuro — la scelta del leader della coalizione per le prossime elezioni. Ma un’immagine è netta quando c’è coerenza tra propositi e fatti: sono questi i frutti che permettono di distinguere i buoni dai cattivi profeti. E i fatti qui sono quelli che, nei due governi di questa legislatura, più sono segnati da un decisivo apporto della componente DS nel Governo, e quelli che il terzo governo sarà chiamato a compiere. Bilancio e programma di governo saranno pietra di paragone della nuova identità.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  gennaio 9, 2000


Nella vicenda dei proiettili all’uranio ciò che più colpisce e preoccupa è constatare quanto bassa sia la capacità di reazione dimostrata dall’opinione pubblica di fronte a siffatti fenomeni di esaltazioni emotive.
Già era successo in occasione della «cura» Di Bella: ma lì almeno poteva avere senso non precludere nessuna possibilità, neppure alla più improbabile terapia. Sull’Uranio, invece, da 50 anni sappiamo praticamente tutto.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  dicembre 18, 1999


Il  risultato della pluridecennale battaglia tra comunismo e anticomunismo non può essere di 1 a 0, chiede Ugo Intini (Lettera di un socialista perbene, La Stampa di giovedì). E il numero due della Quercia, Pietro Folena, si dichiara d’accordo. Ma più che mettersi d’accordo sul punteggio finale della partita è importante sapere quale sia il gioco: che è quello di come si governa una democrazia in un sistema di mercato aperto.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, La Stampa
→  dicembre 2, 1999


È questione semanti­ca, come quella tra so­stanza e accidente della scolastica, se un’opa sia ostile o amichevole: de­ciderlo certo non tocca al management della so­cietà oggetto dell’offer­ta, ma spetta agli azio­nisti. Il management de­ve dire se l’offerta è con­veniente, rivelare i fatti che permettano allo sca­latore di incrementare la propria offerta. E poi re­stare neutrale: né difen­dere il proprio interesse creando ostacoli, né per­seguirlo accordandosi con lo scalatore.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Panorama
→  novembre 30, 1999


Sette mesi dopo essere sta­ta protagonista di uno de­gli episodi più appassio­nanti della nostra storia borsistica, Telecom Italia registra un giudizio negativo da parte dei mercati finanziari. La sua capitalizzazione dal gennaio 1999 — cioè “neutralizzando” l’effetto Opa — è salita del 40%; ma quella di France Télé­com del 60% e quella di Deut­sche Telekom dell’80%.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore