→ Iscriviti
→  maggio 11, 2000


Sull’e-mail inviata da Giuliano Amato al premier inglese

Giuliano Amato in prudente attesa del voto ascolta parlamentari della maggioranza e dell’opposizione che si alternavano ai microfoni. Ogni tanto scriveva una frase sul foglio davanti a sé. Dalla minuta recuperata da un cestino, si è accertato che non si trattava di appunti, bensì di una bozza della e-mail che la sera avrebbe voluto inviare al premier britannico, il suo amico Tony Blair.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali
→  maggio 9, 2000


II dibattito pubblico che si è andato sviluppando intorno alla vicenda Umts, gli argomenti usati per difendere il primitivo progetto di assegnazione delle licenze, forniscono interessanti spunti di riflessione. Nel dibattito è possibile distinguere due fasi, una precedente e l’altra seguente la dichiarazione di Amato, che, nel discorso per la fiducia, fissava un limite inferiore — 25.000 miliardi — per le 5 licenze in palio.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  maggio 1, 2000


La vicenda della concessione delle bande di spettro per I’UMTS può essere considerata da più punti di vista: di diritto amministrativo, finanziario, di politica industriale. Ma, da qualunque punto di vista lo si esamini, appare chiaro che il processo di assegnazione individuato dal Ministero e Auto­rità non può concludersi senza un profondo riesame dell’intera situazione che si é venuta a creare. Ormai tutti sanno che in Inghilterra l’asta per assegnare 5 licenze ha già raccolto adesioni per un valore di circa 70.000 miliardi di lire e ha visto la partecipazione di 13 operatori da tutto il mondo, di cui 6 ancora in gara.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Varie
→  aprile 18, 2000


I 2500 miliardi riscossi dagli abbonati creerebbero problemi di concorrenza sui nuovi mercati

Per tutti i produttori di contenuti la net economy costituisce una discontinuità. In alcuni casi è una discontinuità rappresentata dal­l’ingresso in nuovi mercati: da Bertelsmann a Mediaset, da Hachette al gruppo Espresso sono molti i fornitori di contenuti che puntano a diventare anche fornitori di servizi. In altri casi la discontinuità riguarda la proprietà che passa di mano grazie alle immense risorse finanziarie rese accessibili alle internet companies: è il caso di Time-Warner acquistata da Aol o di Broadcast.com pas­sata a Yahoo! Il mutamento investe con forza anche Rai, la maggiore società editoriale italiana, e la porta fuori dal suo tradiziona­li perimetro di attività, la televisione generalista, verso nuove aree operative dove la competizione è più acuta di quella codificata nel duopolio, la creazione di valore si svolge secondo criteri differenti e gli attori sono più numerosi e dotati di tasche molto profonde.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  aprile 13, 2000


Con e-Biscom era la fuga d’amore; con Wind il matrimonio combinato; ora con Telecom dovrebbe essere un’unione per interesse.
La RAI continua a cercare un partner per allargarsi in campi al di fuori della sua attività istituzionale, radio e televisione.

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, Panorama
→  aprile 11, 2000


Quando gli scossoni di Borsa prendono i titoli di prima pagina, qual­cuno può essere indot­to a pensare che la new economy sia solo bolla specu­lativa, quotazioni stratosferi­che sottratte alla forza di gravità dei conti economici. Invece la new economy è soprattutto un nuovo settore economico, i suoi prodotti e i suoi risultati possono diven­tare altrettanto tangibili di quelli della old economy. Se c’è il terreno economico e culturale adatto. Ne è un esempio questa «storia di due città».

leggi il resto ›


Pubblicato In: Giornali, La Stampa