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→  luglio 15, 2001


Intervista di Alberto Mingardi

Ogni volta che riattacco il te­lefono con Franco Debenedetti, non riesco a fare a meno di chiedermelo. Ma che ci fa a sinistra, che cosa centra questo signore piemontese, aristocratico e liberista, coi Diesse e le loro magagne. Boh. Credo che la risposta stia in quelle facce da assalto alla diligenza di cui pullula la destra italiana.

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Pubblicato In: Varie
→  luglio 13, 2001


Intervista di Antonella Baccaro

Utilizzare i proventi della vendita delle centrali elettriche (Genco) per ridurre subito il buco dei conti pubblici. L’idea è del senatore dell’Ulivo e economista liberal Franco Debenedetti, convinto che intervenire al più presto sul deficit sia interesse di tutti. Maggioran­za e opposizione.

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Pubblicato In: Corriere Della Sera, Giornali
→  luglio 7, 2001


Intervista di G.D.M.

«È un errore infilarsi in un coacervo di contraddizioni com’è quello rappresentato dal popolo di Seattle. Questa non è politica, è solo turismo antiglobalizzazione». L’adesione della Quercia alla manifestazione di sabato del Genoa social forum non convince il senatore diessi­no Franco Debenedetti.

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Pubblicato In: Giornali, La Repubblica
→  luglio 3, 2001


Intervista di Patrizia Rettori

La tempesta Montedison si è abbattuta sul mondo politico con effetti singolari. Ulivo e Casa della Libertà erano uniti prima delle elezioni attorno al decreto varato dal governo Amato per sterilizzare il peso del colosso francese Edf. E lo sono anche adesso che nella par­tita è entrata la Fiat: il governo di­chiara la sua neutralità, e l’ex presi­dente della Camera Violante apprezza. Eppure la vicenda ormai non è più solo nella scalata di un monopolista straniero ad una gran­de azienda italiana: il paesaggio fi­nanziario può uscirne sconvolto, con il declino di Mediobanca e l’a­scesa della Fiat. In più. ed è una ma­lignità di dominio pubblico, tutto nascerebbe da un patto Agnelli­-Berlusconi: l’Avvocato ha appoggia­to il Cavaliere in campagna elettora­le, il governo ricambia lasciando mano libera alla Fiat. Franco Debe­nedetti, senatore dell’Ulivo, dissen­te sia dal suo schieramento che dal governo.

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Pubblicato In: Varie
→  luglio 3, 2001


Se un Paese adotta misure protezioniste, soleva dire Giuliano Amato quand’era presidente dell’antitrust, sono i suoi cittadini che finiscono per pagarne il costo. Anche se lo fa a fin di bene, avrebbe dovuto aggiungere: c’è infatti sempre il pericolo che un provvedimento protezionista scappi di mano, e finisca per sortire conseguenze molto diverse dalle intenzioni di chi l’aveva proposto. Per ironia del destino, è proprio quello che sta succedendo con il decreto del suo Governo che sterilizza al 2% il diritto di voto di quel 20% di azioni Montedison che Edf aveva rapidamente messo insieme.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore
→  giugno 29, 2001


Autorevoli amici hanno manifestato opinioni, talune perplesse altre de­cisamente negative, alla mia proposta “Contro il deficit vendere le Genco” (si veda «Il Sole-24 Ore» del 20 Giugno): questa vendita — sostengono — sareb­be in realtà una privatizzazione, e quin­di i relativi proventi non potrebbero ave­re altra destinazione che l’ammortamen­to del debito pubblico. Che ciò corri­sponda allo spirito (non alla lettera, cre­do) della legge 474, non solo l’ho scrit­to chiaramente nel mio articolo, ma lo sostenevo sul Sole già l’8 Ottobre dello scorso anno (“Enel, quel corto circuito Genco-Infostrada”): di fronte alle dichia­rate intenzioni di Enel di destinare i proventi delle Genco per pagare l’acqui­sto di Infostrada sopperendo alle necessità di cassa con un prestito ponte, chie­devo al Governo di esigere dall’azienda il versamento di un dividendo straordi­nario da destinare ad ammortamento del debito pubblico.

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Pubblicato In: Giornali, Il Sole 24 Ore