Nudi davanti all’Opa

dicembre 14, 2000


Pubblicato In: Giornali, La Stampa


L’Europarlamento cambierà le regole e darà pieni poteri ai grandi azionisti

Sono bastati 10 minuti al Parlamento Europeo per annullare 10 anni di lavoro e impedire così che venga varata una normativa sulle Opa (offerte pubbliche di acquisto) uguale per tutte le società europee. L’emendamento, che a larga maggioranza i parlamentari europei vogliono che sia apportato al testo proposto dal Consiglio dei Ministri, consente alle società sotto scalata di adottare misure difensive anche senza che queste debbano essere approvate dall’assemblea dei soci.

Così si concedono, a chi ha la maggioranza nel consiglio di amministrazione, i mezzi informazioni e poteri per decidere se vogliono che l’azienda in cui hanno investito i lo­ro soldi continui a essere gestita dallo stesso gruppo o se invece preferiscono che questo passi la mano. E vero, in America la leg­ge consente di adottare poison pills anche senza l’approvazione degli azionisti. Ma non c’è ragione di importare anche (solo?) gli esempi cattivi. Soprattutto è sbagliato importarne solo un pezzo: in America infatti vige un sistema giudiziario che rende più temi bili le azioni di responsabilità. L’Opa consente che il controllo dell’impresa sia contendibile: rende mobili gli assetti proprietari ed è quindi un formidabile incentivo per l’efficienza. Da noi la «legge Draghi», che la regolamenta, dopo decenni di discussione, ha raccolto il consenso anche delle grandi famiglie imprenditoria li, come apparve chiaro in occasione del convegno che organizzai a Torino nel febbraio del ’98. Non passò molto tempo dalla ap provazione della legge, e presto se ne videro gli effetti: le Opa Oli vetti su Telecom e Generali su Ina hanno cambiato il nostro pa norama industriale.
Soprattutto, sí è visto che operazioni che apparivano «sacrileghe» sono possibili a imprenditori determinati, che non ci sono santuari protetti. Naturalmente questo fa scattare reazioni conser­vatrici. Non c’è solo la reazione allo smacco per la scalata condot­ta da Vodafone su Mannesmann (e quindi indirettamente su Om­nitel) dietro l’emendamento introdotto ín commissione dal democristiano tedesco Klaus-Heiner Lehne. Invece è interesse di imprese ed investitori che le Opa ostili siano possibili e che si svolgano con regole uniformi ín tutta Europa. L’emendamento Lehne dà una spallata a questa prospettiva. Furioso quindi il commissa­rio europeo Bolkenstein, sconcertati i grandi giornali finanziari, dal «Financial Times» a «Il Sole 24 Ore»; delusi dovrebbero essere soprattutto i piccoli azionisti che sanno bene che sono le Opa a vivacizzare i mercati.
L’emendamento «conservatore» è stato votato da tutto il Ppe, dunque anche da Forza Italia. Gli sforzi di Elena Paciotti e di Gianni Vattimo, a cui avevo segnalato l’importanza del tema, sono valsi a mobilitare il voto contrario degli europarlamentari italiani dei DS: ma in tutto i contrari sono stati solo 183.

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