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Mitico Franco Debenedetti! E voi pensate che uno come me se ne va nelle Langhe vestito alla tirolese?

Pubblicato il 21/11/2014 @ 08:38 in Varie


Caro Dago,

e voi pensate che uno come me, per far sapere a chi lo ignorasse che ha una casa a Dobbiaco, se ne va nelle Langhe vestito alla tirolese?
Vi perdono solo perché mi avete scambiato con l’amico Paolo Pejrone, il grande architetto di giardini, lui si elegantissimo nel suo vestito tirolese bordato di rosso.

Per la cronaca, sotto il completo di Miyake in crepe di lana nero con collo alla coreana, io avevo una camicia e una cravatta di Prada: raffinata eleganza e contenuta eccentricità apprezzata da alcune buongustaie

Un caro saluto.

La risposta di Dagospia

Nel report di ieri, per gli 80 anni di Carlo De Benedetti, abbiamo scritto, erroneamente, di una mise “tirolese” indossata dal vispo fratello Franco. Che ci bacchetta con tipico e insuperabile stile Camp.
Chapeau!…

Il report del compleanno di Carlo De Benedetti

Ottanta voglia di Ingegnere

Al compleanno di De Benedetti, tra Profumo e Veltroni, Bazoli e il neo-ministro Gentiloni, faceva colpo il capoccione rosso si Paolo Scaroni. Dagoreport dal party.

Tra i 200 invitati illustri nella villa nelle Langhe del Monferrato per l’80esimo compleanno di Carlo De Benedetti, brillava una testolina rossa, oltre a quella regolamentare di Lilli Gruber. Tra Profumo e Veltroni, Carlin Petrini e Bazoli, Maurizio Costa e il neo-ministro degli esteri Gentiloni, essì, faceva colpo il capoccione rosso di Paolo Scaroni.

E il vispo lobbysta dell’Ingegnere, Francesco Dini, con un po’ di coraggio poteva anche portare a Dogliani il più caro amico di Scaroni, alias Luigi Bisignani (Dini e Bisi hanno per lungo tempo avuto l’abitudine di pranzare ogni settimana in un ristorante di piazza Mignanelli).

In compenso era presente un altro formidabile lobbysta, Fabio Corsico, uomo che cura le relazioni di Caltagirone ma è anche nelle grazie di molti, da Tremonti a Palenzona, per cui occupa una moltitudine di posti in svariati consigli di amministrazione.

Oltre ai figli, per l’augusta ricorrenza De Benedetti ha voluto accanto di tutto un po’: c’era il suo ultimo acquisto Stefano Folli accanto a Ezio Mauro che abbracciava caloroso Giulio Anselmi, Manfellotto vicino al suo successore Vicinanza, Colaninno padre e figlio, Daniela Hamaui e il direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano (avrà salutato il “traditore” Folli?), Lucia Annunziata e Aldo Grasso (vicino di casa di Carletto), il fratello Franco Debenedetti vestito da tirolese e Cazzullo.

Ancora: il sindaco di Catania e compagno di barca Enzo Bianco e Luigi Zanda, Mario Monti. Di casa Fiat presente solo l’antico Gabetti. Assenti per la piena del Seveso il sindaco Pisapia e il “traditore” di CDB Minimo Giannini nonché Rampini. Su un grande schermo è stato proiettato un documentario dedicato ai 12 nipoti del festeggiato (7 dai suoi 3 figli e 5 dalla moglie Silvia).

Prima di dar il via ai giganteschi fuochi di artificio che hanno illuminato la valle, il festeggiato ha fatto il discorso di ringraziamento annunciando che il mondo è cambiato, lui è fortunato e di aver invitato solo coloro ai quali da del tu.

Alla fine tutti gli illustri invitati sono stati caricati di un librone di qualche decina di chili che raccoglie la collezione preferita dell’Ingegnere: argenti antichi, soprattutto boccali tedeschi. Salute!

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