Lettera aperta

febbraio 10, 2009


Pubblicato In: Varie

Roma, 10 febbraio 2009

Gaetano Quagliariello
Presidente Onorario
Fondazione Magna Carta, Roma

Caro Presidente onorario,

ieri sera sono rimasto sorpreso e colpito vedendo in televisione le tue reazioni alla notizia della morte di Eluana Englaro.

Esse testimoniano intolleranza settaria verso le opinioni altrui e demonizzano l’avversario accusato addirittura di omicidio. Inoltre, per la carica che ricopri, risultano allineate con quelle di chi, nella tua parte politica, ha strumentalizzato a fini politici la vicenda, fino allo scontro istituzionale.

Oggi non ho trovato nessuna tua riflessione che inducesse a contestualizzare le tue parole e i tuoi gesti alla tensione per una discussione accanita, e all’emozione del momento, nessuna presa di distanza dai commenti di altri esponenti della maggioranza, in cui rivesti un ruolo istituzionale, che ne hanno ripreso i temi e reso ancora più esplicite le conclusioni.

Nella mia attività pubblica mi sono sempre opposto a chi, nella mia parte politica, intende la lotta politica come demonizzazione dell’avversario; ho sempre cercato di tenere distinta la discussione di merito dalla sua strumentalizzazione a fini politici; mi sono adoperato per far capire le ragioni degli altri anche in materie incomparabilmente meno complesse e controverse di questa.

E’ stato nella certezza che la Fondazione Magna Carta mettesse questi principi liberali alla base della sua attività culturale e politica che, nel febbraio 2005, non più membro del Senato, vi ho aderito. Tu ne sei animatore ed ora Presidente onorario ma, dopo il tuo intervento di ieri, questa certezza é venuta meno. Coerentemente rassegno quindi le dimissioni da membro della Fondazione, rimuovendo il mio nome dai suoi documenti.

Franco Debenedetti

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