Signor Ambasciatore, signora Presidente, autorità, cari amici,


“Sed libera nos a malo”: stanno nello stesso versetto della preghiera di tutta la cristianità le radici delle parole “libertà” e “male”. Male il malgoverno, male i barbari alle porte, male le pandemie: i popoli chiedono ai loro governanti che li liberino da questi mali; ma chiedono anche quanta libertà ci fanno sacrificare. Un tema che ha suscitato riflessioni profonde, ma che ha anche infiammato speculazioni insensate.

La presidente Ayuso, nella comunità di Madrid ha messo in atto politiche, che già qualcuno chiama “metodo Ayuso” : il massimo di successo nel combattere il male, il minimo di riduzione della libertà degli individui. Per questo abbiamo deciso di assegnarle la nostra fiaccola della libertà 2021, un Premio che nel corso degli anni ci ha, credo fatto incontrare tante esperienze e tante storie meritevoli di essere ricordate, da Richard Pipes alla nostra cara Deirdre McCloskey (che è qui con noi questa sera) a Leopoldo Lopez e i suoi genitori. Nel consegnare a Isabel Ayuso questo Premio, le chiederemo di spiegarci come ha fatto, e soprattutto da quali principi è stata ispirata.

I principi per noi sono importanti: lo erano prima del Covid-19, lo sono adesso. Ma è importante anche cercare di declinarli e dar loro vita. Per questo, cedo la parola ad Alberto, che ci racconterà come l’Istituto, nei mesi scorsi, ha cercato di tenere vive queste nostre idee.

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