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→  ottobre 23, 1995


Che il proprietario di un’azienda in dissesto cerchi chi gli dia capitali per sopravvivere, è naturale. Che nel nostro paese il primo a cui ci si rivolge per aiuto sia il governo, è risaputo. Che ciò venga addirittura preteso, e da chi ancora ieri rivendicava orgogliosamente la propria indipendenza dal mondo pubblico, è solo una contraddizione. È quella in cui incorrono gli amministratori della fondazione che controlla il 72 per cento del Banco di Napoli.

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→  ottobre 16, 1995


Replica scherzosa a Napoleone Colajanni

Caro Colajanni, come ha scritto venerdì, le privatizzazioni pongono un problema generale di «efficienza e moralità dei mercati», la cui soluzione passa attraverso la «ricostruzione della funzione dello Stato, capace di imporre una ricostruzione delle forze sociali». Se non ci credessi, non starei nei progressisti. Vasto programma, tuttavia, e nei fatti non ampiamente condiviso. E poi, caro Colajanni, ci sono problemi di tempi, di scadenze, impegni: che mi suggeriscono questa fantasia.

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→  ottobre 10, 1995


Il ministro delle Poste Gambino ha consegnato il disegno di legge che dovrebbe liberalizzare le Tlc. Quale ne è la filosofia di fondo? «Ci si rende conto – si legge nella relazione – che si tratta di norme di particolare vincolo allo sviluppo integrato dei vari settori della comunicazione. Tuttavia sia il parlamento che questo governo ritengono che nell’attuale assetto del mercato della comunicazione sia necessario evitare il formarsi o il consolidarsi di posizioni dominanti». La frase rivela un errore concettuale: Gambino, col pretesto di evitare il rafforzarsi di posizioni dominanti, consente la convergenza tra telefono e Tv solo a soggetti condannati, per i limiti posti dalle legge, a non poter mai competere con il monopolista: che così viene protetto.

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→  ottobre 1, 1995


Prodi ha lanciato una sfida. Sul Sole di ieri egli critica coloro che nella sua polemica sulla vicenda Supergemina hanno voluto vedere ostilità ai privati, o ne hanno approfittato per attribuirgli attacchi ai ‘poteri forti’. La sua sfida è quella di collocare il discorso in una più ampia prospettiva del futuro del capitalismo italiano e delle
gioco della nostra economia.

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→  settembre 25, 1995


La polemica estiva sui confronti tra Enel e sistema elettrico inglese si potrebbe liquidare osservando che trarre dagli andamenti dei prezzi argomentazioni a favore o a sfavore degli assetti dei settori, induce ad affermazioni non scientifiche (in senso popperiano) in quanto non confutabili: infatti paragonando un sistema pubblico e unitario con uno privato e pluralista, dal confronto dei numeri non si potrà mai desumere quanto sia dovuto alla differenza tra pubblico e privato e quanto a quella tra unitario e pluralista.

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→  settembre 19, 1995


Da cinque anni, da quando cioè la legge Amato impose la separazione tra fondazìoni e banche e la loro trasformazione in spa, il problema di privatizzare le banche naviga nella nebbia. Allora, il 56 per cento del sistema bancario italiano era in mano pubblica, controllato da fondazioni, di nomina pubblica (cioè politica); così resta oggi, nonostante il governo Dini abbia chiesto alle fondazioni di scendere al 49 per cento di proprietà entro 5 anni, e insista con coerenza.

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