→ settembre 17, 1996

È proprio vero che in Europa si avvia ad essere dominante, coma ha sostenuto seppure con l’abituale maestria su questo giornale, Barbara Spinelli, una sorta di “pensiero unico”? Che ormai un nuovo paradigma vige incontrastato in politica e in economia, universalmente accettato e acriticamente seguito, che ha i suoi cardini in globalizzazione dei mercati finanziari e quindi impraticabilità di politiche di spesa, in priorità alla lotta all’inflazione e quindi flessibilità nell’impiego del lavoro e riforma del Welfare?
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→ settembre 7, 1996

Parlare della vicenda Olivetti è per me, e per molteplici ragioni, difficile e anche duro. Ho vissuto l’emozione della notizia, ho seguito lo sfogo dei sentimenti, ho assistito al prevedibile consumarsi di qualche vendetta. Ma dedicando le mie energie ormai da tempo a problemi di interesse pubblico, impegnato come sono in particolare sul fronte delle strutture industriali e degli assetti economici del Paese, ritengo necessario contribuire con qualche riflessione che, prendendo spunto dalla vicenda dell’azienda di Ivrea, si estenda alla capacità concorrenziale, italiana ed europea, nei settori industriali di punta.
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→ agosto 28, 1996

Al direttore.
Leggendo che “in Parlamento il partito Olivetti è ovviamente rappresentato dal senatore progressista Franco Debenedetti” (“Analisi – anche malevole – delle opinioni su Stet”, Il Foglio del 24 agosto), abbozzo dapprima una difesa sprezzante: “nun c’è bisogno ‘e zingara”, che aprire spazi all’iniziativa privata sia una delle ragioni per combattere monopoli e posizioni dominanti, questa si e un’ovvietà. E poi è chiaro, per l’articolista l’”ovviamente” di oggi sostituisce l’”oggettivamente” di ieri.
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→ agosto 7, 1996

Oggi i vantaggi che la concorrenza porta in termini di costo e di servizio sono noti e documentati; tutti possono constatare i risultati della battaglia nell’unico servizio finora liberalizzato, quello del radiomobile
Nelle condizioni pioneristiche dell’Inghilterra di 10 anni fa, per creare un clima favorevole alle privatizzazioni fu necessario fornire assicurazioni che la fine del monopolio non avrebbe arrecato aumenti di costo a determinate classi di cittadini.
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→ agosto 3, 1996

Però, queste zie! Quella di Berlusconi gli chiedeva di difenderla dai comunisti; la zia di Giarda, allora sottosegretario al Tesoro, gli chiedeva se, con le azioni Enel, avrebbe potuto comperarsi anche un pezzo di monopolio elettrico. La zia di Balassone riesce a utilizzare “i bravi giornalisti, i bravi attori, i bravi conduttori” della Tv come “segni per classificare il flusso della propria vita”!
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→ agosto 3, 1996

Io, ebreo, incontro Priebke nella sua cella
Dalla finestrella dello spioncino vedo Erich Priebke di profilo. E’ seduto su uno sgabello e guarda la televisione. «Guten Abend, Herr Priebke, vorrei scambiare alcune parole con lei».
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