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→  gennaio 28, 1999


Sinedocche è la figu­ra retorica con cui «si usa figuratamente una parola di significato più ampio o meno ampio di quella propria, ad esempio una parte per il tutto, il contenente per il contenu­to».

E nominalismo è «negare agli oggetti della realtà ogni valore che vada oltre quello rappresentato dai relativi segni verbali». Così il Devoto-Oli.

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→  gennaio 28, 1999


Con ogni probabilità anche a Massimo D’Alema, come alla maggior parte dei commentatori, è sfuggito il rapporto sulle business school pubblicato dal «Finan­cial Times» il 25 gennaio: in cui la scuola di management della Bocconi è presente con un inserto pubblicitario ma non nella classifica dei primi 50 istituti europei e americani. Se l’avesse visto, c’è da scommettere che marte­dì, parlando proprio nel tempio milanese degli studi economici, alla tentazione della battuta caustica non avrebbe resistito.

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→  gennaio 24, 1999


La decisione dell’inglese General Electric Company di vendere la Marconi alla British Aerospace ha profondamente modificato l’intero settore dell’industria militare mondiale. E il terremoto ha prodotto onde sismiche che si sono propagate fin da noi, con in sospettate ripercussioni. Esse infatti investono in modo diretto uno degli impegni tra i più importanti assunto dal Governo: la liquidazione dell’IRI entro giugno 2000, come da mandato esplicitamente affidato al suo presidente Gian Maria Gros Pietro.

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→  gennaio 14, 1999


Le modifiche che TIM e Omnitel avevano voluto apportare alle tariffe per chiamate da rete fissa a reti mobili, e le vivacissime polemiche cui hanno dato origine, sollevano questioni che toccano tre aspetti.

1. Di concorrenza: i due operatori hanno colluso per formare un cartello?
2. Di mercato: globalmente si trattava di un aumento o di una riduzione di prezzo? come toccava le varie categorie di utenti?
3. Di regolazione: che rilievi si possono fare sulle varie autorità coinvolte – delle Comunicazioni, Antitrust, Ministero- e sugli strumenti legislativi?

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→  gennaio 13, 1999


Si continua a ragionare su ciò che le Fondazioni fanno mentre il problema sta in che cosa le Fondazioni sono

“E’ mio il nome che sta sul tetto del suo ufficio”. Henry Ford II aveva licenziato Lee Iacocca “per questioni di chimica”, e agli azionisti e analisti che gli rovesciavano addosso critiche feroci, così ricordava la legge base della società capitalistica: le decisioni di chi ha la maggioranza sono legittime anche quando appaiono – o sono – sbagliate.

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→  dicembre 30, 1998


Fino all’altro ieri erano in pochi in Italia ad amare il mercato. Ultimamente sembrano diventati tanti: peccato che da parte di molti l’abbraccio sia così stretto da diventare soffocante.
Sulla questione del numero delle piattaforme digitali, il Ministro Cardinale si era prontamente messo alla testa dei sostenitori della piattaforma unica: “tutti insieme appassionatamente” per amor di mercato, che non avrebbe retto due concorrenti. Quando Telecom, stanca della telenovela con RAI, nonostante le resistenze politiche sfiorassero il ricatto, sigla un accordo con Murdoch e rompe il tabù– questo almeno va riconosciuto a Rossignolo- Salvatore Cardinale é fermissimo nell’invocare maggioranza italiana nel capitale di entrambe le joint venture: per amor di mercato, che va protetto dai pescecani australiani.

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