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→  settembre 20, 2011


Al direttore

Tra fini e mezzi, almeno uno dei due dovrebbe essere giusto. Invece nello scambio “prestito forzoso contro privatizzazioni”,
ipotizzato da Fitoussi e Galateri sul Corriere e ripreso da Rebecchini sul Foglio, fini e mezzi sono intercambiabili, entrambi essendo finti: il prestito è una patrimoniale camuffata, la vendita uno stratagemma per non vendere.

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→  settembre 3, 2011


Ciò che il caso Penati dovrebbe insegnare sul rapporto tra politica e intervento sull’economia. Ma è vecchia storia.

Siamo così assuefatti alla funzione vicaria della magistratura, da non farci neppure più caso? Nella vicenda che vede convolto Filippo Penati si indaga su ipotesi di concussione o di corruzione, si scava nella contiguità tra partiti della sinistra e attività economiche ad essa tradizionalmente vicine, si sospetta della funzione assolutoria di presunte superiorità morali. Ma nessuno che prenda il bandolo della matassa e discuta degli errori, errori politici, all’origine dei fatti di cui si occupano i PM. Eppure questa dovrebbe essere la reazione naturale per i politici, quasi un riflesso condizionato per quelli cresciuti a suon di strutture e sovrastrutture.

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→  agosto 3, 2011


Orgoglio e pregiudizio, ingannevoli filtri consolatori. Per orgoglio nazionalistico abbiamo rifiutato vendite a soggetti esteri con cui si sarebbe salvato qualcosa: Tirrenia ieri, Alitalia l’altrieri. Per pregiudizio, se qualcuno vuole prendere partecipazioni di rilievo in aziende che consideriamo pilastri della nostra economia, non può che essere per sottrarcele. Ci si accorge che, con questi prezzi in Borsa, mettendo sul tavolo cifre relativamente modeste, si possono acquisire partecipazioni che consentano l’effettivo controllo in grandi banche e assicurazioni italiane, e suona il grido di allarme: attenzione, e se a farlo fossero grandi istituzioni finanziarie straniere? Questo è il pericolo paventato da Massimo Mucchetti sul Corriere della Sera e non solo. Ma esiste davvero? Soprattutto, sarebbe un pericolo?

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→  luglio 30, 2011


Se il Corriere chiede al Cav. di intervenire su Merkel, “siamo alla disperazione”

Come si sta nel club del 6 per cento? In illustre compagnia – la Spagna ha superato ieri, per la seconda volta a luglio, questa soglia di rendimento sui titoli di stato decennali, l’Italia ci si è avvicinata con il 5,57 – ma decisamente scomodi. Al termine di una settimana nera, soltanto nel finale parzialmente rischiarata dall’ipotesi di accordo bipartisan sul debito statunitense, Moody’s ha messo sotto osservazione la Aa2 di Madrid, lo stesso rating attribuito all’Italia (Standard & Poor’s e Fitch sono già più malevoli con il nostro debito), e questo segnale si è subito riflesso sulla Borsa.

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→  luglio 27, 2011


Al direttore.

Capaldo non è minorenne, e neppure nipote di Trichet.

→  luglio 9, 2011


Caro Direttore,
il più pulito ha la Ferrari.