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→  settembre 23, 2014


Soldi da un Debenedetti

Al direttore.

Da anni non più imprenditore operativo, ma sempre imprenditore “con altri mezzi”, contribuisco alla vostra iniziativa: in contanti con una matching contribution pari al 10 per cento della somma che raccoglierete nel weekend (con un massimale di 1.000 euro). In natura, con un link al ddl che presentai in Senato nel 1997. Scontata l’accoglienza dei colleghi di partito, ricorderò sempre quella delle Unioni industriali dove andai a presentarlo. Per cui, auguri!

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→  settembre 17, 2014


Corruzione a norma di legge. La lobby delle grandi opere che affonda l’Italia.
di Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri
Rizzoli, 2014
pp. 235


MoSE, Expo e Tav. Tre casi di scuola sulle “poche parole che valgono milioni” analizzate da Giavazzi e Barbieri

Di corruzione si può scrivere con la lente del magistrato, con i modelli dell’economista, con la gioia perversa del moralista. Se ne può scrivere anche con amore e dolore, amore per una delle più straordinarie città del mondo, dolore per gli scempi, morali e fisici, che in suo nome si sono compiuti: Venezia. E’ quello che fanno Francesco Giavazzi e Giorgio Barbieri in “Corruzione a norma di legge”.

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→  agosto 6, 2014


Quante volte abbiamo sbagliato! Sbagliato a credere che il “sorpasso” ci avrebbe liberato dalla razza padrona; a non credere in Craxi; a credere nell’alleanza dei progressisti; a credere nella Bicamerale di D’Alema; a caricare a testa bassa la riforma costituzionale di Berlusconi; a pensare che Monti fosse la svolta. Sbagliamo, adesso, a credere in Renzi?

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→  luglio 30, 2014


Al Direttore.

Sono molto preoccupato. Come mi scrive Abravanel che è andato a trovare amici in Israele per dimostrare solidarietà, “Israele sta vincendo la battaglia, ma rischia di perdere la guerra”. Ieri sera ho finito di leggere “La Famiglia Moskat” di Isaac Singer. Nello spirito di mercoledì sera, ti trascrivo una frase: “Was sind denn die Juden? Ein Volk, das nicht schlafen kann und das die anderen nicht schlafen laesst” (“Chi sono dunque gli ebrei? Un popolo che non può dormire e che non lascia dormire gli altri” nda).
Un abbraccio.

→  luglio 4, 2014


Al direttore.

Rinfacciare ai tedeschi di aver sforato Maastricht per un anno, quando noi siamo fuori dai parametri da quando c’è il trattato, lo si può scusare come enfasi retorica. Ma confondere il deficit con il debito, il flusso con lo stock è un errore da bocciatura. Weber è stato generoso.

→  luglio 1, 2014


L’abilità di Renzi in Europa, l’inversione delle priorità (prima economia, poi il resto) e i suoi rischi

Prima la flessibilità e poi le riforme, o prima le riforme e poi la flessibilità? Matteo Renzi, gliene va dato atto, ha tagliato corto sulla disputa barocca: “Ora tocca a noi fare le riforme”, ha detto rientrando in Italia dal vertice con i capi di governo dell’Unione europea. Sa infatti che la flessibilità l’abbiamo già usata: sui rapporti deficit/pil (2,6 per cento per il 2014 e 1,8 per cento per il 2015) abbiamo chiesto, e quasi ottenuto, una deroga rispetto all’impegno di pareggio strutturale del bilancio pubblico. Quello lo raggiungeremmo solo nel 2016. Sa che questi obiettivi si basano su tagli di 3,5 miliardi nel 2014, 17 nel 2015, 32 nel 2016; sa che molti, e non solo nei palazzi di Bruxelles, ma anche in quelli romani, dubitano che questi tagli siano sufficienti a centrare obiettivi e soddisfare impegni; sa che a fronte di essi ci sono solo due decreti con effetti finanziari minimi, e un disegno di legge non pubblicato che dovrebbe fornire risultati a partire dal 1° gennaio 2015. Sa che per la revisione della spesa pubblica esistono solo delle slide, e che di Carlo Cottarelli, che le ha compilate, poco si parla e meno ancora si sente.

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