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→  febbraio 21, 2012


Facebook e il valore delle azioni Il fatto che il valore di Borsa di Facebook sia un multiplo di quello di Boeing, induce Massimo Mucchetti («Se il Web va in Borsa e penalizza il lavoro», Corriere del 19 febbraio) a chiedersi dove andrà l’Occidente.

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→  febbraio 14, 2012


Gentile Francesco Piccolo, strepitose le sue riflessioni a partire da «The Artist» sulla «Lettura» di domenica. Non ho visto il film; ora penso che, o non andrò a vederlo o, se ci andrò, avrò i suoi occhi, come si diceva una volta. Sono però incespicato sulla frase: «Bersani e Camusso difendono l’articolo 18». Controllare con sua zia le sarà facile, forse meno con Jonathan Franzen, ma in ogni caso sono molti a difendere quell’articolo, nel ceto medio riflessivo e tra gli intellettuali chiamati a rappresentarlo. E allora mi domando se, nel contesto del pezzo, non sarebbe stato appropriato rovesciare la frase. Nel senso che è l’art. 18 a difendere Pier Luigi Bersani e Susanna Camusso: gli «artisti» sono loro.

→  gennaio 19, 2012


Intervista di Giovanni Stringa

Il governo tecnico mette l’accento sulla politica? Così la pensa Franco Debenedetti, imprenditore ed ex senatore Ds, subito dopo aver letto la bozza del decreto sulle liberalizzazioni.

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→  gennaio 2, 2012


Lettera di Franco Debenedetti e Natale D’Amico

Caro Direttore,

nelle aste di dicembre, € 9 miliardi di BOT a sei mesi sono stati collocati con un rendimento pari al 3,25%, dimezzato rispetto all’offerta precedente, € 1,73 miliardi di CTZ a 24 mesi sono stati piazzati al tasso del 4,85%. Invece per € 7 miliardi di BTP decennali il tasso di collocamento è stato prossimo al 7%. Comprensibile il sollievo del Governo per avere finalmente un buon risultato da annunciare, legittima l’enfasi della radio di stato, giusto il riconoscimento da parte degli organi di informazione, impeccabile Monti a “non considerare terminate le turbolenze finanziarie”: in sostanza tutti hanno preso atto delle risposte del mercato. Ma nessuno ha suggerito di approfittare del momento, aumentando la raccolta a 2 – 3 anni e riducendo quella a 10. E questo non per motivi tecnici, il Tesoro avendo in materia una riconosciuta perizia, ma per ragioni politiche. Cioè per ragioni che riguardano meno Monti ministro dell’Economia e più Monti presidente del Consiglio.

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→  novembre 26, 2011


Caro Direttore,

i sistemi di contabilità nazionale (SEC 95, comma h art. 1.13) impongono a tutti i Paesi di stimare e di contabilizzare nel PIL anche “l’economia non osservata”. Non è dunque esatto quanto scrive Milena Gabanelli (Ecco perché va limitato l’uso del contante, Corriere della Serra del 24 Novembre, pag 35) che “il sommerso non [vada] a far parte del rapporto debito PIL”; quindi non è vero che esso concorra a far sì che “gli investitori [siano] disposti ad acquistare i nostri titoli di stato solo a un tasso di interesse pari a più del triplo di quanto pagano gli inglesi o i tedeschi”.

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→  luglio 5, 2011


Caro Direttore,
devo ringraziare Massimo Mucchetti: non fosse per lui non mi sarebbe venuto in mente di supporre lo scambio tra Franco Bernabé e Franco Romani, la marcia indietro dell’uno sulla confisca (strisciante?) della rete fissa contro la marcia indietro (definitiva?) dell’altro sull’arruolamento di Santoro alla La7. Dopodiché, “a conti fatti”, le mie riflessioni procedono in direzione opposta alle sue: Mucchetti si muove, per così dire, verso valle, e ne trae considerazioni sul conflitto di interessi e sui rapporti tra industria ed editoria; io invece guardo a monte, alla questione da cui il fatto ha origine: la questione dei diritti di proprietà sulla rete.

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