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→  aprile 25, 2006

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di Marcello Zacchè

Franco Debenedetti è noto per essere il più liberale tra i Ds. Insomma, un riformista «puro», per dirla con il liguaggio di oggi. Che per questo è considerato spesso scomodo. Sta di fatto che, senatore uscente, non è stato
ricandidato dal suo partito, ma potrebbe diventare pedina preziosa per il prossimo governo Prodi. Per questo il Giornale lo ha interpellato, trovandolo impegnato all’estero, sull’operazione Autostrade-Abertis.

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→  aprile 2, 2006

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Inutile e antidemocratica una legge ad hoc

Piazzale Loreto? Il senatore diessino Franco Debenedetti, anima liberal della sinistra, non ama queste immagini da regolamento di conti. Tanto più se a evocarle, polemicamente, è il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. Commenta: «E’ stato un eccesso retorico. Anche D’Alema giudica sbagliato il riferimento, persino come metafora».

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→  febbraio 23, 2006

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Liberale da sempre, Franco Debenedetti non confluirà di certo nella Rosa nel Pugno.

Però i dubbi sono legittimi: ultimo sintomo, la «scomunica» della Cgil nei confronti di Ichino.
«La condanna stalinista inflitta a Ichino è di fonte sindacale, non politica. Ma non mi nascondo dietro a un dito, non è un caso isolato. Mi pare difficile ignorare le ragioni di rinuncia alla candidatura di Michele Salvati o Piero Ostellino».

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→  novembre 30, 2005

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Rilancio della UE

Un’Europa senza Regno Unito non esiste, oggi. Perché l’Europa esca dalle “crisi che si aggravano giorno dopo giorno”, ci vogliono, per Ernesto Galli della Loggia (Corriere del 28 Novembre) progetti audaci al punto da “sfidare il buonsenso”; per concepirli ci vuole una “avanguardia per l’Europa” formata da paesi fondatori e “ovviamente” facenti parte dell’euro: dunque senza la Gran Bretagna. Sostengo che questa esclusione non solo è sbagliata in sé, ma manda fuori bersaglio i progetti di cui l’audacia dovrebbe essere il propellente.

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→  novembre 11, 2005

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La Fabbrica di Prodi

E’ possibile che, lavorando a definire un programma di legislatura, e in particolare discutendosi di economia industriale, la parola “sindacato” non venga pronunciata neppure una volta? In un convegno del centrosinistra, poi? E’ invece quello che si è verificato la settimana scorsa, a Bologna. a Governareper, il think tank della Fabbrica del Programma. C’erano tutti, da Luigi Spaventa a Piero Giarda, da Franco Bassanini a Paolo Onofri, da Nicola Rossi a Giacomo Vaciago. E Romano Prodi, ad ascoltare e commentare le conclusioni dei vari gruppi di lavoro.

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→  luglio 29, 2005

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Iniziativa interessante: fare una cosa insieme traendo vantaggio dall’essere divisi

La «pace» tra Silvio Berlusconi e Carlo De Benedetti? «A scommetterci l’idea è venuta a mio fratello che l’avrà proposta a Berlusconi: sapendo che non poteva dire di no. Avrebbe voluto dire che non aveva fiducia nelle imprese italiane o nel fiuto di mio fratello», sostiene Franco De Benedetti, senatore Ds e fratello dell’Ingegnere.

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